Il cantante, figlio di un egiziano, con la sua “Soldi” si è portato a casa la Palma d’oro. Ultimo nervoso dopo il Festival
In ogni caso, è stato uno degli epiloghi più controversi degli ultimi Festival.
A dicembre o a gennaio nessuno avrebbe pronosticato che uno dei vincitori di Sanremo Giovani, ossia Mahmood, si sarebbe confermato in cima anche alla classifica del Sanremo decisivo, quello dei Big, quello tradizionale. E Ultimo, presentandosi alla sala stampa, si è mostrato davvero alterato, gli occhi infuocati, la rabbia che grondava da ogni aggettivo. “Voi siete così perché avete una settimana di gloria – ha detto ai giornalisti – e mi attaccate gratuitamente. Ma io non ho bisogno di alcun velo, non mi sento ipocrita. Non sono incazzato, sono soltanto amereggiato perché io punto all’eccellenza e non alla normalità”.
Insomma, la vera, esuberante delusione di un artista che per mesi è stato considerato il vincitore in pectore del Festival. La pressione si paga. E, come si dice, quasi sempre si entra in Conclave da Papa e poi se ne esce da cardinale. Invece Mahmood, figlio di padre egiziano ma nato in Italia, sorridente e rilassato, ha dato la migliore delle risposte possibili: “Non avevo la percezione che il mio brano fosse cresciuto così intensamente nella percezione popolare, il merito è anche dell’autore e produttore Charlie Charles che mi ha dato più identità”.
Nel frattempo Salvini twittava: “Avrei preferito vincesse Ultimo” e Mahmoud si è smarcato subito: “Sono un ragazzo italiano, nato e cresciuto in Italia da madre sarda, sono italiano al cento per cento e quindi non ho nulla da dire rispetto alle polemiche nate intorno al Festival sugli immigrati”. Il Giornale.it
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