Manovra: stasera vertice con Conte e Tria. Di Maio: ‘Ore più importanti dal 4 marzo’

Tregua armata nel governo. Nessuna variazione per reddito e pensioni. Salvini:’Non caliamo le braghe, ci sarà il risultato’

“In questo momento è fondamentale la trattativa che Conte e Tria stanno portando avanti con l’Unione Europea che ci consentirà anche di evitare la procedura di infrazione – ha detto Luigi Di Maiosul blog delle Stelle -. Insomma, sono le ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo a questa parte. E’ il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall’ottenere”.

“Nelle prossime ore ci sarà la cartina di tornasole. Scopriremo se a Bruxelles hanno voglia di costruire e portano rispetto o se invece prevale il pregiudizio, verso un governo dell’imprevisto”, ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini a Milano. “Noi siamo per loro un governo dell’imprevisto. In questo periodo storico c’è bisogno di imprevisti da gestire con l’intelligenza perché il calcolo delle probabilità ci ha portato nel burrone” ha aggiunto Salvini.

Siamo alla settimana decisiva. Sono convinto che con Giuseppe e con Luigi porteremo a casa un risultato che sarà di esempio anche a tutti gli altri governi e popoli europei”. Così il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. “Volere è potere. Non chinare il capo, non calare le braghe, non andare in giro con un cappello in mano. Questo ho promesso di fare e vogliamo cominciare a fare”, ha aggiunto. Il reddito di cittadinanza costerà circa 6,1 miliardo al quale si aggiunge il miliardo diretto alla riforma dei centri per l’impiego. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi ribadendo che la misura, rispetto all’impostazione iniziale, resta invariata nei tempi e nella platea. La riduzione dei costi, si spiega, è dovuta al fatto che si partirà da fine marzo: i 9 miliardi iniziali erano previsti per il costo della misura per 12 mesi. Inoltre, sulla base delle relazioni tecniche si prevede che il 90% degli aventi diritto – e non tutti, quindi – faccia richiesta del reddito.

La misura del Reddito di Cittadinanza non ha subito alcuna variazione. Infatti nelle previsioni iniziali abbiamo stimato che, nell’arco di 12 mesi per ognuno dei prossimi tre anni, i costi del Reddito di Cittadinanza sarebbero stati i seguenti: nel 2019, 9 miliardi e la stessa cifra anche nel 2020 e 2021. Le modifiche attuali sono dovute a due ragioni. La prima è una valutazione tecnico-statistica. Storicamente, le misure di sostegno sociale non sono richieste da tutti coloro che fanno parte della platea degli aventi diritto: sulla base dell’esperienza recente, la percentuale di chi fa richiesta non è stata superiore all’80%. Ad esempio, le domande per il Rei sono state presentate da circa il 50% di chi ne aveva diritto. Rispetto alla stima iniziale dei costi presentata a settembre, che si basava sull’ipotesi che tutti gli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza ne facciano richiesta, le nuove relazioni tecniche sono comunque molto prudenti perché si basano sull’ipotesi che sia il 90% di chi ha diritto a fare richiesta. Si tratta ovviamente di una previsione, perché il diritto resta per tutti coloro che rispettano i parametri stabiliti, ma consente di stimare con più precisione lo stanziamento veramente necessario, si spiega ancora. Il secondo motivo per cui le nostre stime di costi cambiano è che nel 2019 non serviranno più 9 miliardi, perché la misura partirà a fine marzo e dovrà essere finanziata solo per nove mesi. Quindi, se dividiamo i 9 miliardi per 12 mesi e moltiplichiamo per il costo mensile per 9 mesi, si ottengono 6.75 miliardi all’anno. In base all’aggiustamento tecnico-statistico, il 90% di 6.75 miliardi fa 6.1 miliardi. Sommando a questa cifra 1 miliardo necessario per i centri per l’impiego otteniamo 7.1 miliardi, il costo definitivo del Reddito di Cittadinanza per il 2019, sottolineano le stesse fonti. Negli anni successivi 2020 e 2021 non sarà più necessario 1 miliardo all’anno per i centri per l’impiego, ma soltanto 300 milioni per pagare gli stipendi ai nuovi assunti, e anche questi sono stati previsti. Nel 2020 e 2021, sulla base dell’aggiustamento statistico, la misura costerà quindi circa 8,1 miliardi.

“Credo che mercoledì sia un giorno importante. Che io sappia, dal momento che la trattativa non la faccio io e non vorrei essere irrispettoso nei confronti di chi la fa, il premier e il ministro Tria, si sta trovando finalmente un accordo con soddisfazione di tutte le parti. Anche tra i partner di governo non vedo problemi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa rispondendo a Napoli, a margine di un appuntamento sull’ambiente promosso dalla piattaforma Rousseau, a una domanda sulla trattativa con la Ue sulla manovra.

Intanto per la Bri, banca dei regolamenti internazionali, l’aumento dello spread e il peggioramento dei titoli delle banche, è stato provocato dalle tensioni Italia-Ue. E mette in guardia: ‘lo shock dei mercati mondiali di questi mesi ‘non è un evento isolato’ altri sono in arrivo.

Ansa.it