Marginalità e inclusione sociale: Cesena e Trieste a confronto sulle buone pratiche nei servizi sociali

Un confronto operativo e concreto tra due realtà territoriali per migliorare i servizi a favore delle persone più fragili. Si è svolto nei giorni scorsi un incontro istituzionale tra il settore Servizi sociali dell’Unione dei Comuni Valle del Savio e il Dipartimento Servizi e Politiche Sociali del Comune di Trieste, focalizzato su temi cruciali come tutela dei minori, emergenza abitativa, accoglienza dei richiedenti asilo, integrazione socio-sanitaria e contrasto all’emarginazione adulta.

La delegazione cesenate, composta dalla responsabile del “Servizio Coesione sociale, infanzia, adolescenza e famiglia” Monica Brandoli e dagli operatori Angelica De Luca, Francesco Lucchi, Ildikena Haxhiu e Marco Moretti, ha incontrato a Trieste l’assessore alle Politiche sociali Massimo Tognolli e numerosi rappresentanti del terzo settore e dei servizi comunali del capoluogo friulano.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di analizzare l’attuale scenario sociale e di confrontare modelli organizzativi, strumenti e approcci operativi attivi nei rispettivi territori, con l’intento di sviluppare processi di innovazione e cooperazione tra istituzioni locali.

Durante gli incontri, particolare attenzione è stata dedicata a temi chiave come l’organizzazione dei servizi per l’infanzia, le politiche abitative e i percorsi di inclusione per persone con disabilità e anziani. Ampio spazio è stato riservato anche al Centro per l’Affido, come esperienza virtuosa da valorizzare e replicare.

Creare occasioni di dialogo tra operatori di territori diversi è un’opportunità fondamentale per crescere e innovare, adattando i servizi alle reali esigenze delle comunità”, ha commentato Carmelina Labruzzo, assessora ai Servizi alla persona e alla famiglia del Comune di Cesena. “Penso ad altri esempi recenti, come lo scambio con l’Agenzia della Famiglia di Genova o il modello abitativo sperimentato nel complesso Roverella, nel centro storico di Cesena. In contesti ad alta densità, i servizi sociali possono evolversi con maggiore flessibilità, offrendo centri diurni, assistenza domiciliare, case di riposo e servizi mirati all’infanzia”.

L’incontro con Trieste si inserisce in un percorso più ampio di costruzione di una rete nazionale di buone pratiche, con lo scopo di migliorare l’efficacia e l’accessibilità dei servizi sociali, in un momento in cui l’intervento pubblico è chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse, come la precarietà abitativa, l’aumento delle fragilità socio-economiche e la richiesta di supporto per l’autonomia delle persone vulnerabili.