Un’opera di Gian Franco Arlandi genesi dello spazio-tempo: luce a San Marino
Sin dal 1974 Arlandi è presente a San Marino nell’ambito delle iniziative della Centroquadro, la galleria, progettata da AG Fronzoni, che svolse un ruolo d’avanguardia nel proporre artisti contemporanei la cui ricerca era, prevalentemente, rivolta all’approfondimento delle poetiche del Neoplasticismo.
Ripercorrendo e rivisitando il complesso cammino delle esperienze del Suprematismo e del De Stijl, Arlandi porta a San Marino un messaggio d’assoluto rigore.
In lui, la visione laica della storia e dell’uomo si esalta negli aspetti più intimi del Verbo cristiano: puro, francescano e colto.
Lo studio degli equilibri geometrici del segno, del colore, della parola, del suono, conduce Arlandi alla ricerca del perfettibile attraverso l’essenzialità delle forme. La poetica di Arlandi è “estetica dell’ethos” senza la quale l’uomo non è.
Arlandi riprende il percorso tracciato da Malevic e da Mondrian, laddove la supremazia del pensiero logico sulle astrazioni fantastiche e irrazionali mitiga la progressiva, hegeliana morte dell’arte.
Arlandi, caposcuola di purezza, esalta il valore morale del logos (Axiò-logia). Axiolografico è il segno che si fa etico, incontaminato, incorruttibile.
Arlandi nel 1980 torna a San Marino per svolgervi una serie di lezioni sull’arte che contribuirono ad arricchire quel periodo fecondo d’idee e di proposte.
Dopo la sua scomparsa, nel 2005, Marie Louise ha voluto, con questo dono, ricordarne il pensiero che transitò con esiti straordinari nel nostro Paese.
Ne parleranno mercoledì 10 marzo 2010 alle ore 12 presso la Segreteria di Stato alla Cultura:
-il Segretario di Stato Romeo Morri
-il Professore Luigi Picchi, critico e profondo conoscitore della poetica di Arlandi
-l’Architetto Leo Marino Moranti, già direttore e coautore della Centroquadro.