Processo “Breakfast” in corso a Reggio Calabria: “l’accusa parla di un ‘sistema’ di massoneria deviata in grado, secondo quanto emerge dalle testimonianze rese nel corso del dibattimento, di gestire appalti e subappalti, le nomine di rilievo, il riciclaggio di denaro ‘sporco’ messo a disposizione dalla criminalità organizzata”.
E’ stato rinviato al prossimo 25 marzo il processo “Breakfast” in corso a Reggio Calabria che vede sul banco degli imputati l’attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola, accusato di avere favorito l’inosservanza della pena dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato definitivamente dalla Cassazione per concorso esterno in associazione ma osa, latitante a Dubai, e dell’ex moglie di questi, Chiara Rizzo.
Lo scrive il sito “riviera24.it” che si è sempre occupato della vicenda riportandone puntualmente la cronaca. L’articolo in questione è di Alice Spagnolo e getta pesantissime ombre sulla Repubblica di San Marino e sulla possibile presenza qui di massoneria deviata. Il 25 marzo “verrà ascoltato il collaboratore di giustizia Pasquale Nucera che non si è presentato all’appuntamento fissato per lunedì scorso. Il presidente del tribunale reggino, Natina Pratticò, ha così disposto l’accompagnamento coatto del pentito, che dovrà rispondere alle domande del pubblico ministero Giuseppe Lombardo e a quelle degli avvocati della difesa.
Nel frattempo – scrive Spagnolo – emergono nuovi dettagli sul presunto coinvolgimento di Scajola nel cosiddetto ‘sistema Ugolini’, dal nome del diplomatico di San Marino presunto capo di una loggia massonica ‘spuria’. Un ‘sistema’ di massoneria deviata in grado, secondo quanto emerge dalle testimonianze rese nel corso del processo, di gestire appalti e subappalti, le nomine di rilievo, il riciclaggio di denaro ‘sporco’ messo a disposizione dalla criminalità organizzata”.
Le nuove rivelazioni di Cosimi Virgilio
A parlare è ancora una volta il collaboratore di giustizia Cosimo Virgilio che, incalzato dal pm, racconta del suo incontro a San Marino con Claudio Scajola: “Lui (Scajola, ndr) partecipò a questa tornata, siamo nel 2003, diciamo, arrivò proprio quella sera che noi stavamo facendo l’iniziazione di cinque adepti. Arrivò lui insieme al primo ministro di San Marino, Marino Menicucci.
Tra le altre cose mi ricordo che arrivarono in ritardo e l’ambasciatore Ugolini, che era in funzione di Gran Maestro quella sera disse: ‘ok, siete arrivati in ritardo, non vi preoccupate’. Non li fece partecipare a quella che era la parte nale dell’iniziazione”.“Vorrei capire ora perché Scajola era lì e come si inserisce la sua figura in quel mondo massonico che lei ci ha raccontato la volta scorsa. Faceva parte del gruppo Ugolini? Era parte di altri contesti legati a Ugolini?”, chiede il pm. “Se lui partecipò quella sera alla tornata faceva parte, per certo doveva far parte, alla Gran Loggia che era retta da Ugolini.
Diversamente non poteva parteciparvi. Che facesse parte del grande sistema di Ugolini, in quale veste e in quale posizione questo non lo abbiamo mai approfondito se non quando, qualche anno dopo, mi sembra nel 2005, lo stesso Ugolini in una richiesta che fu formulata a Gioia Tauro invitò la famiglia Cedro di andare a trovare Scajola presso la sua abitazione per fare il suo intervento presso Impresilo che aveva in gestione l’ammodernamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, proprio il tratto da Mileto fino a Villa San Giovanni”.
Già nell’udienza precedente, Virgilio aveva dichiarato che l’ex ministro dell’Interno e attuale sindaco di Imperia, aveva incontrato Carmelo Cedro, vicino alla cosca dei Molè, affinché la società Impregilo potesse godere di un ‘protettorato’ delle cosche della Piana di Gioia Tauro durante i lavori sulla Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Scajola aveva replicato, negando gli addebiti, dicendo di non aver mai fatto parte della massoneria.
La loggia massonica di San Marino
“La Gran Loggia garibaldini d’Italia è una gran loggia che ha una serie di piccole logge, chiamiamole piccole ma sono logge normali. Ugolini era il serenissimo, così chiamato, gran maestro della loggia di San Marino. Però poi c’erano altre logge con altrettanti maestri venerabili a capo di ogni singola loggia e avevano delle diramazioni che potevano uscire al di fuori dello stato sammarinese. Scajola non faceva parte della gran loggia ma faceva parte di una di queste logge che facevano capo a Ugolini come
La storia di Cosimo Virgilio – come del resto abbiamo scritto in passato – presenta numerose lacune. Ad esempio a suo tempo – lo scriviamo per onore di cronaca e di verità – parlò di un fantomatico “comandante reggente”, tale “Marino Meninni”, mai sentito a San Marino gran maestro venerabile. Anche all’estero c’erano logge garibaldine”, ha spiegato sempre Cosimo Virgilio, che ha precisato che, a quanto ricordava, Scajola “faceva parte di una loggia toscana… dove c’era il core business del sistema Ugolini”. Un sistema che, sempre secondo Virgilio, aveva due facce: “C’era una parte pulita e c’era la cosiddetta ‘parte ombra’”.
Numerose lacune nel racconto
Si tratta di un articolo molto puntuale, ma resta il fatto che si tratta sempre della parola di una persona che non può godere certo di grandissima credibilità. Sarà dunque necessario attendere futuri sviluppi per tirare conclusioni più precise. La storia di Cosimo Virgilio – come del resto abbiamo scritto in passato – presenta numerose lacune. Ad esempio a suo tempo – lo scriviamo per onore di cronaca e di verità – parlò di un fantomatico “comandante reggente”, tale Marino Meninni, mai sentito a San Marino. Oggi diventa invece improvvisamente Marino Menicucci quale “primo ministro”. Eppure se esaminiamo la composizione del Congresso di Stato dell’epoca non emerge alcun “Menicucci”. 15 dicembre 2003, PDCS, PSS, PdD: Fabio Berardi, Loris Francini, Pier Marino Mularoni, Claudio Felici, Rosa Zafferani, Gian Carlo Venturini, Paride Andreoli, Massimo Roberto Rossini.
La Repubblicasm