MATTIA GUIDI: UNA VOCE FUORI DAL FORUM
Si dimette dal Forum dei Giovani: Vecchia politica all’interno dell’istituzione dei giovani
“Ho sempre creduto che i giovani, che sono il Paese di domani, avessero bisogno di uno strumento riconosciuto per poter portare le loro istanze alla luce del giorno, sia quelle che riguardano il presente che quelle che riguardano il futuro, uno strumento che fosse in grado di permettere un dialogo democratico e paritetico con le istituzioni e con il Governo. Ho creduto in questo quando ancora non esisteva il Forum dei Giovani e tanto meno una legge quadro sulle politiche giovanili.
Pensavo al Forum come ad una sorta di “movimento di pressione giovanile”, un anello mancante nel panorama sociale del nostro Paese, un anello che doveva aggiungersi a quelli già esistenti: i sindacati dei lavoratori e dei pensionati, all’Anis che rappresenta gli imprenditori, l’Unas in rappresentanza degli artigiani e così via.
Per me il Forum dei Giovani, doveva tracciare una linea di discontinuità con la sistematica procedura di esclusione dei giovani dalle decisioni sociali, economiche, occupazionali e come baluardo contro tutti quei modi di operare che tendevano a favorire qualcuno o a facilitare qualcosa nel breve periodo, per poi far accumulare danni e problemi nel lungo periodo, sulle spalle delle nuove generazioni.
Oggi mi sento un Don Chiscotte, sento di essermi battuto contro un mulino a vento. Penso di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità affinché il Forum dei Giovani prendesse posizione a favore dei giovani, visto che sono loro che dovrebbe rappresentare; purtroppo non è stato sufficiente.
Il Forum si è limitato a produrre momenti culturali (I Venerdì del Forum) senza un vero e proprio fine ultimo che consistesse nel produrre un documento, nell’avere una presa di posizione forte. Unico barlume di vitalità è arrivato con l’iniziativa “Il Forum sul Pianello”, dove per un attimo il Forum dei Giovani è stato veramente “giovane”, nel pensare e nell’agire. Ma è stato solo un momento, l’unico forse in cui il Forum ha veramente espresso la volontà dei giovani che in esso credono ed hanno creduto.
In un anno e mezzo il Forum ha avuto la taratura e il comportamento di un’associazione culturale ma che in più aveva 30.000 € di denaro pubblico a disposizione e una serie di agevolazioni per il suo essere un’istituzione della Repubblica. Questo denaro, dopo l’approvazione del bilancio preventivo, per una sua parte è stato speso secondo il pensiero unico del Presidente e non a seguito di deliberazione del Direttivo, come dispone il Regolamento. Questa rappresenta solo una delle molteplici occasioni in cui il Presidente ha agilmente scavalcato il Consiglio Direttivo e il Regolamento del Forum. Potrei citare gli articoli comparsi su alcuni quotidiani/giornali sammarinesi mai avvallati da delibere del Direttivo o prese di posizione del tutto slegate dalla volontà dell’Assemblea, unico organismo sovrano del Forum.
Sarebbero stati semplici e soltanto due i concetti alla base della democrazia del Forum da dover rispettare:
– nessuno al di fuori dell’Assemblea può promulgare linee guida del Forum dei Giovani;
– il Presidente è un mero rappresentate e se l’Assemblea e/o i Direttivo non prendono alcuna posizione, esso non può a sua volta prenderla a nome dell’intero organismo.
L’Istituzione potenzialmente più democratica di San Marino è diventata ed è stata coinvolta in un meccanismo di stampo presidenziale. Forse anche colpa di un Direttivo inesperto o ingenuo, o di un’Assemblea inconsapevole e ancora in formazione, questo però non giustifica chi, approfittando di una carica, si è arrogato troppi poteri, andando per altro contro un regolamento che dovrebbe essere lui il primo a rispettare e a far rispettare.
Non vorrei che a questo punto le mie dimissioni venissero interpretate come una disputa personale nei confronti del Presidente del Forum e di riflesso un mio ritirarmi dagli impegni presi nei confronti degli altri membri dell’organismo. Le mie dimissioni sono frutto di una scelta ponderata. Credo di aver fatto tutto quello che era in mio potere per cercare di dare una direzione diversa al Forum dei Giovani. Sono stato sempre la voce fuori dal coro, sempre quello che criticava e attaccava per poi venire etichettato come arrogante e prepotente. Non penso di esserlo e francamente è un ruolo che logora e dopo un po’ stanca.
Il Forum dei Giovani doveva essere lo strumento che tutti i giovani avrebbero dovuto usare per far sentire la loro voce e le loro problematiche, uno strumento che doveva essere al di fuori dei partiti. Il Forum doveva essere il tramite tra i giovani e la società, la politica e tutte le strutture democratiche che in questo Paese, fortunatamente, esistono. Purtroppo non è così, il Forum vive, grazie ad alcune figure al suo interno, impelagato nelle dinamiche di partito, ma non solo, in dinamiche di partito di una politica stantia e retrograda, una contraddizione visto che si tratta del Forum dei Giovani.
In queste dinamiche ed in questi meccanismi, come giovane sammarinese, non riesco purtroppo a riconoscermi e per questo ho deciso di rimettere le mie dimissioni al Consiglio Direttivo. Mi rimane la speranza che chi resta possa fare del Forum dei Giovani quello strumento di democrazia diretta al servizio dei giovani che è ragione della sua stessa esistenza. Io sarò nell’Assemblea con tutti i giovani che vorranno partecipare alla vita del Forum, nella speranza che questo diventi ciò che doveva essere.
Mattia Guidi