Maxi truffa per 1.300 auto per immatricolazione in Italia di auto con targa rsm. L’indagine partita da monitoraggio delle autorità sammarinesi

La Procura di Napoli sta indagando una maxi-truffa riguardante oltre 1.300 auto. Si sospetta che per la maggior parte di queste vetture l’acquisto fosse fittiziamente attribuito a San Marino, utilizzando documentazione falsificata, per poi immatricolarle in Italia senza pagare l’Iva. A differenza dei veicoli provenienti da altri Stati UE, quelli “provenienti” da San Marino non subiscono controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’indagine ha avuto origine dal monitoraggio delle autorità sammarinesi che hanno notato un’insolita crescita nelle vendite di automezzi. In collaborazione con le autorità italiane, hanno scoperto che alcune immatricolazioni avvenivano con documenti sammarinesi, benché i veicoli non fossero mai stati a San Marino. Di conseguenza, sia in Italia che a San Marino sono state aperte indagini penali.

Durante l’estate scorsa, le immatricolazioni in Italia di auto comprate a San Marino sono state bloccate per circa un mese. Successivamente, sono riprese, ma con l’obbligo di presentare il modulo F24, che indica il numero di telaio e l’Iva assolta. Questo procedimento non è complicato per auto nuove o seminuove, ma diventa problematico per auto usate più vecchie, a causa della difficoltà nel reperire la documentazione necessaria per certificare il pagamento dell’imposta.