Mecna, ‘io poco riconosciuto ma ci sono da sempre’

Outsider sì, ma anche e soprattutto per carattere. “Ed è diventato il mio punto di forza. Certo, ogni tanto mi sento ancora poco riconosciuto dopo 15 anni di carriera alla spalle, ma io credo di esserci sempre e da sempre.
    E chi mi segue, mi segue davvero”. Mecna, rapper gentile, torna con un nuovo album, l’ottavo della sua carriera, dal titolo Stupido Amore, in uscita il 5 maggio per Virgin Records/Universal Music Italia. “Uno dei miei album più maturi.
    E non solo per una questione anagrafica – racconta il 36enne Corrado Grilli -. Qualche anno fa certi brani non li avrei scritti, come vissuto e come testi, e poi è un progetto molto suonato. Per la prima volta ci ho lavorato con tutta la band che da quattro-cinque anni suona con me e mi accompagna nei live. E’ stato un percorso nuovo rispetto ai dischi precedenti: più strumenti e meno computer”.
    Il suo album, come anticipa il titolo, parla d’amore, “come passione, ma anche verso la musica, per i genitori, per gli amici – racconta ancora l’artista, che torna con un lavorro tutto suo due anni anni e mezzo dopo il disco d’oro Mentre Nessuno Guarda -. Insomma, l’amore in tutte le sue forme: un modo per parlare di vita, esperienze, frustrazioni. Di tutto ciò che è relazione con gli altri. Ed ‘Stupido Amore’, come fosse un’esclamazione, qualcosa che maledici. Perché prima o poi arrivi anche a odiarlo l’amore. Essendo così forte è al centro di sentimenti contrastanti”.
    L’album è stato anticipato dal primo singolo Mille Voci in collaborazione con Drast, del duo musicale degli Psicologi. “Con Drast avevo già collaborato nel brano Neverland all’interno dell’album omonimo con Sick Luke. Mi ha mandato questo pezzo di cui mi sono subito innamorato e da lì è nato il feat”. Ma le collaborazioni non si fermano qui e tra i dieci brani che compongono il disco spuntano Guè, Coez e Bais con Dargen D’Amico. “La tendenza a collaborare e a fare squadra nel rap arriva da lontano, forse da quando bisognava farsi spazio e farsi notare. Oggi non è più così, ma le collaborazioni sono rimaste ed è bello lo stesso”.
    Poco più di dieci anni fa (era il 2012) il debutto discografico con l’album Disco Inverno. “A guardarmi indietro ho sentimenti contrastanti. Da una parte mi vedo sempre uguale: la scintilla è sempre la stessa. Dall’altra invece ho fatto tanto e ho raggiunto risultati che non credevo di poter raggiungere, una carriera che non immaginavo. Sono soddisfatto, ma spero di fare ancora di più”.
    Nonostante sia uno dei rappresentanti più riconoscibili della scena hip hop italiana, finora Mecna si è tenuto lontano dal palco di Sanremo. “Be’ ora avrebbe senso andare. E’ diventato qualcosa per cui varrebbe la pena. Fino a un po’ di tempo fa il festival era un grande miscuglio con Big che però non avevano rilevanza discografica. Adesso ci sono artisti che esistono sul mercato. Vediamo, ci penserò”. 
   


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