Sono passati 16 anni da quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, seguendo una raccomandazione dell’Unesco, ha decretato la celebrazione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Questa ricorrenza, alla quale anche il nostro Paese aderisce, vuole mantenere viva l’attenzione nei confronti della libertà della stampa ed esprimere solidarietà per chi ha subito pressioni, ingerenze, chiusure.
E’ anche il giorno del doveroso tributo di vicinanza e di stima per tutti coloro che hanno perso la vita nell’esercizio della professione giornalistica per dare informazione e per far conoscere la verità.
Ma questa ricorrenza deve altresì promuovere una riflessione sulla autonomia degli operatori di questo delicato settore, sulla loro indipendenza, e sulla loro responsabilità.
La stampa è il simbolo della informazione, e ogni sistema democratico, basato sulla partecipazione dei cittadini per le scelte che riguardano la collettività, contiene come presupposto essenziale l’indipendenza e la libertà di manifestare e di proporre, attraverso l’informazione, opinioni e giudizi senza alcun limite che non sia quello della salvaguardia del pluralismo delle idee e del rispetto delle coscienze.
Solo così l’informazione può essere considerata credibile, autorevole e propositiva.
Grande è la responsabilità quindi di chi, attraverso questo insostituibile mezzo di comunicazione, deve garantire la possibilità di orientarsi criticamente nell’ambito degli eventi e di dare voce a quanti non hanno facoltà di farsi ascoltare o di farsi conoscere.
Non può esservi quindi libertà di informazione senza libertà di stampa.
Non tutto, però, può essere ricondotto ad uno schema di regole, ancorchè necessarie, per garantire le diverse sensibilità, ma occorre poter contare sulla deontologia e sulla maturità culturale e professionale di chi opera in questo fondamentale comparto del vivere civile avendo l’obbligo di farlo con senso di responsabilità e di onestà intellettuale.
Nel nostro Paese lo sviluppo del settore dell’informazione è piuttosto recente e da poco più di vent’anni la radio, la televisione, ed i servizi multimediali vengono condotti da operatori che hanno scelto questa strada animati da passione e da voglia di fare.
Essi non devono dimenticare, però, che il loro lavoro è anche un servizio reso al Paese e deve essere in linea con le nostre tradizioni e con il nostro sistema democratico.
Celebrare questa ricorrenza vuole dunque avere il significato di rivendicare una delle principali garanzie che uno Stato moderno e aperto alla partecipazione dei cittadini deve essere in grado si offrire.
L’indipendenza, l’obiettività, l’apertura alle diverse tendenze politiche, sociali e culturali, nel rispetto delle libertà garantite, sono infatti principi fondamentali ai quali una stampa libera ed una informazione indipendente hanno il diritto dovere di attenersi.
Facciamo in modo tutti quanti insieme, istituzioni, operatori e società civile, al di fuori del momento celebrativo, di onorare degnamente questa giornata, considerandola una sfida di civiltà e riempiendo di contenuti il significato che essa racchiude, al di sopra di ogni altro interesse.
San Marino, 3 maggio 2009/1708 d.F.R.
