
Venerdì 4 aprile: cielo sereno o poco nuvoloso per la presenza al più di qualche velatura. Addensamenti in graduale aumento sui rilievi nel corso della giornata con il rischio di sporadici piovaschi sparsi su queste zone dal pomeriggio. Durante la notte e al primo mattino attese locali riduzioni della visibilità per foschie dense e qualche banco di nebbia lungo il corso del Po e sulle coste romagnole.
Sabato 5 aprile: prevalenza di cielo sereno e generalmente assolato, salvo la presenza di addensamenti pomeridiani lungo i rilievi. Tendenza ad un aumento della nuvolosità medio-alta a partire dalla sera. Nottetempo e prime ore del mattino possibile formazione di foschie e locali banchi di nebbia lungo il corso del Po.
Domenica 6 aprile: copertura estesa e in rapido aumento su tutto il territorio regionale nel corso della mattinata. Precipitazioni sparse a carattere perlopiù debole sono previste già nelle ore centrali della giornata su Romagna ed est Emilia. Nevose nelle aree appenniniche inizialmente a quote medie ma in rapida discesa fino a 7-800 metri circa. Esaurimento dei fenomeni nel tardo pomeriggio seguito da ampi spazi di schiarite e veloci rasserenamenti in serata a partire da est.
Temperature: minime inizialmente pressoché stazionarie comprese tra 6 e 9 gradi, massime in lieve aumento con valori di circa 21/22 gradi sulle pianure interne, attorno a 18/20 gradi sulle coste. Domenica valori minimi senza variazioni di rilievo, massime in sensibile diminuzione comprese tra 11 e 13 gradi. Venti: inizialmente deboli di direzione variabile e a regime di brezza lungo le coste. Domenica forti da nord-est con raffiche di burrasca moderata tra mare e coste. Mare: inizialmente poco mosso con moto ondoso in rapido aumento domenica fino a divenire da molto mosso ad agitato in serata.
Lunedì 7 la massa d’aria di origine scandinava invaderà gran parte del Paese determinando un ulteriore calo termico con temperature che scenderanno al di sotto delle medie stagionali, in maniera più sensibile al Nord e nel settore adriatico. Il tempo sarà prevalentemente stabile e asciutto nelle regioni settentrionali dove le stesse risentirebberi di un ampio corridoio anticiclonico, pur con qualche disturbo nuvoloso ma senza fenomeni in termini di precipitazioni. Tuttavia, l’inizio della prossima settima si prospetta in compagnia di correnti fredde nord-orientali con una recrudescenza più simil invernale che primaverile quando, con il passare delle ore, la ventilazione tenderà ad attenuarsi dando luogo alle temute gelate tardive. Di fatto, l’assenza di ventilazione e le inversioni termiche potranno far piombare al mattino i termometri fin su valori prossimi allo zero sulla Valpadana, mantenendo questo tipo di condizioni almeno fino a mercoledì. Per un primo timido rialzo (dei valori massimi) probabilmente ci toccherà aspettare giovedì 10, in seguito al rinforzo dell’alta pressione che orientativamente potrebbe consentire il recupero graduale del regime atlantico. Tutto ciò determinerebbe da un lato un clima certamente più mite ma dall’altro lato anche più umido, con le prospettive poi di avere un peggioramento da ovest sul finire della settimana.