Un nuovo giardino con 29 alberi da frutto: è il simbolo scelto dal Comune di Medicina per ricordare le persone scomparse durante l’emergenza Covid 19, in quella che è stata la zona rossa che in Emilia-Romagna ha visto le restrizioni più rigide.
Un luogo che emoziona, inaugurato questa mattina con la piantumazione degli ultimi alberi alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del sindaco di Medicina, Matteo Montanari. Con loro il direttore della azienda Asl di Imola, Andrea Rossi.
Un appuntamento previsto nella tre giorni “Mettiamo radici per non dimenticare”, che in questo fine settimana il Comune dell’area metropolitana di Bologna ha dedicato alla memoria di chi non ce l’ha fatta a causa della pandemia.
Dopo il concerto di apertura di ieri sera, oggi la manifestazione si è spostata al giardino in via della Resistenza dove sono stati piantati 29 alberi, tanti quanti le vittime che il virus si è portato via nella cittadina della bassa bolognese. Meli, peri e noccioli, con in mezzo una targa in memoria delle vittime. E poco distante, nel cortile dell’immobile comunale dove hanno sede le associazioni di volontariato, è stata installata un’opera donata dall’Associazione nazionale Carabinieri e dalle associazioni di volontariato stesse che hanno operato a Medicina durante l’emergenza. Domani, a conclusione delle tre giornate commemorative, la Messa all’aperto celebrata nel parco di Villa Maria, uno dei centri sociali dove si erano verificati i primi casi di positività.
Il sindaco ha poi accompagnato il presidente Bonaccini a visitare la sede del Medicivitas, uno dei centri sociali del territorio, che avevano chiuso le proprie attività tutelando la salute della cittadinanza, ancora prima delle ordinanze che imponevano le chiusure.
Per il Comune di Medicina la Regione ha stanziato un milione di euro nell’ambito del Piano regionale di aiuto alle aree più colpite dall’emergenza Coronavirus. Risorse del bilancio regionale, nuove, al di là di qualsiasi programmazione precedente. Sarà possibile finanziare progetti in settori strategici quali mobilità sostenibile, infrastrutture, riqualificazione urbana, edifici pubblici e altri che sarà la comunità locale a individuare e proporre, purché di qualità e di reale fattibilità.
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