• Screenshot
  • Migranti, Salvini vola a Tripoli: “Hotspot a sud della Libia”

    Missione a Tripoli per contrastare l’immigrazione clandestina. Salvini espone il suo piano: “Solo le autorità libiche controllino il territorio”. E i libici precisano: “Non vogliamo campi qui”sbarchi”.

    “Missione Libia, si parte”.

    Matteo Salvini ha postato su Twitter un selfie e alcune foto che lo ritraggono a Ciampino e sull’aereo militare per andare a Tripoli (gallery). “Il mio impegno – ha assicurato – sarà massimo per rinsaldare l’amicizia tra i nostri due Paesi e la collaborazione su tutti i fronti”. Il viaggio, fortemente voluto dal ministro degli Interni che ieri ha ringraziato le autorità e la guardia costiera libica per aver salvato e accolto centinaia di migranti in mare, servirà a “imporre” alle autorità locali le sue “posizioni rigide” in tema di contrasto all’immigrazione clandestina. A partire dalla creazione di hotspot a sud della Libia e non più in Italia.

    Dopo la caduta e l’uccisione del rais Muhammar Gheddafi nel 2011, il Paese è precipitata in una complesso conflitto ancora in corso. La Libia, da sempre sulla rotta illegale dei migranti tra l’Africa sub sahariana e le coste italiane, è diventata così sempre più un luogo di transito e sfruttamento dei disperati che puntano a raggiungere l’Europa. Durante il colloquio con il presidente del Governo di accordo nazionale libico, Fayez Serraj, Salvini ha detto chiaramente che il governo italiano intende svolgere un ruolo di primo piano nell’arena politica per promuovere “la riconciliazione e la stabilità” nel Nord Africa. Nel presentare la missione in territorio libico, una “fonte informata” dei fatti citata dal quotidiano locale al Marsad ha spiegato che il “motivo” della visita di Salvini è quello di “ribadire le posizioni molto rigide che ha assunto per mettere fine alle migrazioni illegali verso l’Europa” alla luce anche del “rifiuto di accogliere la nave Lifeline che trasportava 234 immigrati.

    Il Giornale.it