Milano Marittima, vandalismi notturni e degrado: stabilimenti presi di mira, la Riviera alza la voce

La notte porta ancora distruzione e preoccupazione a Milano Marittima. Questa volta a farne le spese è stato il Bagno Roma, che ieri mattina si è ritrovato la spiaggia sottosopra: lettini rovesciati, alcuni tagliati e dati alle fiamme, ombrelloni danneggiati, e l’ennesimo risveglio amaro per chi lavora in Riviera. Il personale ha dovuto rimettere tutto in ordine prima ancora di iniziare la giornata, mentre da residenti e turisti sono arrivati messaggi di solidarietà e, insieme, crescenti timori per il clima che si respira in città.

Degrado notturno, imprenditori sul piede di guerra

Non è un episodio isolato. Da mesi si susseguono atti vandalici notturni che alimentano il malcontento e il senso di insicurezza tra operatori e cittadini. Il fenomeno, che si inserisce nel più ampio contesto della cosiddetta “malamovida”, ricorda in tutto e per tutto l’escalation già vissuta nella scorsa stagione estiva.

A dare voce al disagio è il gruppo di imprenditori “Per chi ama Milano Marittima”, che ha lanciato una petizione pubblica intitolata “Milano Marittima ha bisogno di rispetto”, già firmata da oltre mille persone. Tra i firmatari anche frequentatori illustri della località cervese. L’appello è chiaro: servono interventi immediati e concreti per tutelare il territorio.

La protesta arriva in Consiglio comunale

Il movimento non si limita alla raccolta firme. Il 22 maggio, durante la seduta del Consiglio comunale (ore 20), le firme verranno ufficialmente consegnate e accompagnate da un’interpellanza dei gruppi di opposizione, decisi a portare il tema al centro del dibattito politico locale.

«È il momento di far sentire la nostra voce – dichiarano i promotori –. Non possiamo più accettare questa situazione di insicurezza e degrado. Chiediamo all’amministrazione misure reali e tempestive.»

Danni anche alla segnaletica urbana

Nemmeno la toponomastica è sfuggita alla furia notturna: il cartello dedicato al lungomare Antonio Batani è stato sradicato dalla sua posizione originale e, in uno scatto diventato virale, è stato trovato piantato in mare. Un gesto tanto grottesco quanto emblematico della deriva vandalica che sta minando l’immagine di Milano Marittima.

Intanto la raccolta firme prosegue sia online che in vari punti della città, dove banchetti informativi stanno raccogliendo il consenso di chi vuole una Riviera più sicura, rispettata e vivibile.