Papa Francesco sarà a Carpi il prossimo 2 aprile. A distanza di 5 anni dalla storica visita di Benedetto XVI – a Novi di Modena – le zone colpite dal terremoto ospiteranno per la seconda volta un Pontefice.
L’annuncio è stato dato ieri mattina a sorpresa dal vescovo della diocesi, monsignor Francesco Cavina: «Sono lieto di annunciare la visita pastorale che il Santo Padre farà alla nostra Diocesi e per questo ringrazio profondamente Sua Santità Francesco che viene ad incontrare una Chiesa che sta facendo un cammino significativo di fede e che vive un momento di speranza dopo le conseguenze del sisma del 2012».
La scelta di Carpi, in particolare, si lega alla riapertura della cattedrale di piazza Martiri che avverrà una settimana prima, il 25 marzo, alla presenza del segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin: un evento storico perchè segnerà l’inizio di una (auspicata) rinascita delle chiese terremotate in gran parte ancora inagibili.
Già nel 2013, a pochi mesi dalla sua elezione, Papa Francesco mostrò interesse verso la ricostruzione modenese in occasione di una colazione nella residenza di Santa Marta dove incontrò casualmente monsignor Cavina. I due parlarono delle condizioni in cui si trovavano gli sfollati, il Papa si mostrò molto interessato e preoccupato.
«Quando Papa Francesco, una decina di giorni fa, mi ha confidato le sue intenzioni di venire a Carpi non volevo credere alle mie orecchie – ha dichiarato ieri Cavina ad Avvenire.it – dopo l’indimenticata visita di Benedetto XVI del giugno 2012 è un ulteriore dono grandissimo che il Signore ha voluto riservare alla nostra Diocesi».
La visita a Carpi è dunque una scelta personale del Pontefice per portare la sua vicinanza alla popolazione colpita da un terremoto che, a distanza di 5 anni, è scomparso dai riflettori anche se la ricostruzione non è finita. Ma vuole anche essere un gesto di stima e riconoscenza nei confronti del pastore della diocesi, il vescovo Cavina.
Il programma è ancora da definire nei dettagli ma ci sono due punti fermi: celebrazione della messa in piazza Martiri e Angelus guidato dal Papa nella loggia della Cattedrale.
«Questa Chiesa particolare di Carpi – continua il vescovo Cavina – saprà prepararsi con impegno ed entusiasmo per accogliere il successore di Pietro. Tutta la comunità cristiana e civile, in ogni sua espressione, dopo essersi stretta con impegno e dedizione per permettere i solenni festeggiamenti e le iniziative previste per la riapertura della propria Cattedrale, si stringerà con calore e affetto attorno alla persona del Santo Padre per ascoltare dalla Sua voce parole di incoraggiamento a proseguire, con fede e speranza, sulla strada che Egli ha tracciato per confermare sempre più in Cristo anche la Chiesa di Carpi». Il Resto del Carlino