Partire dalla 15/a posizione e vincere la gara. Un exploit che non riesce spesso nella MotoGp, ma è quello che è riuscito a fare, anche se nei soli 12 giri della gara sprint, il sudafricano Brad Binder sulla pista di Termas de Rio Hondo che ospita il Gp d’Argentina, seconda gara del motomondiale 2023. Binder è soprattutto riuscito nell’impresa di farsi largo con la sua Ktm tra le potenti Ducati e Aprilia, tenendosi alle spalle la coppia del team VR46 formata da Marco Bezzecchi e Luca Marini e un altro italiano, Franco Morbidelli, ottimo quarto con la Yamaha, mentre il campione in carica, Francesco Bagnaia, non ha cercato la bagarre, chiudendo con un sesto posto che lo tiene comunque in vetta al Mondiale con 41 punti e un vantaggio di 13 su Maverick Vinales, settimo oggi, e di 16 su Bezzecchi. Il sudafricano è partito a razzo, sfruttando un varco sulla destra dello schieramento e a metà del primo giro era già a ridosso dei primi, poi uno a uno ha superato tutti fino a raggiungere anche il leader provvisorio, Morbidelli. Il suo ritmo gli ha consentito di guadagnare un margine sufficiente a proteggerlo, nella brevità della competizione, dal ritorno degli inseguitori. A provarci fino all’ultimo è stato Bezzecchi, che dopo aver fatto un errore a metà gara, è tornato alla carica per ritrovarsi all’ultimo giro negli scarichi di Binder, cercando senza successo il soprasso decisivo. CLASSIFICA E GRIGLIA DI PARTENZA
Bagnaia nel finale si è visto soffiare il quinto posto da Alex Marquez, autore della pole, mentre non hanno brillato come speravano le Aprilia col settimo posto di Vinales e una caduta di Aleix Espargaro, che seguiva il connazionale. Male anche Fabio Quartararo, che al contrario di Morbidelli ha fatto una gara incolore, chiudendo al nono posto. Domani la gara darà una diversa prospettiva e, visto che la griglia non cambia, difficilmente Binder riuscirà a ripetersi, mentre Bagnaia potrà sfoggiare la potenza della Desmosedici per cercare il bis della vittoria ottenuta in Portogallo. Oggi in qualifica il torinese ha sfidato un po’ la sorte, uscendo con gomme slick su una pista ancora umida, ammettendo alla fine di “aver rischiato anche di cadere” ma riuscendo a trovare una terza piazza che domani sarà utile. Il più veloce era stato Alex Marquez, che con la Ducati Gp22 del team Gresini ha piazzato un 1:43.881 che nessuno è riuscito ad eguagliare. Per il fratello del pluricampione Marc è stata la prima pole in carriera in MotoGp. In prima fila c’è però anche Bezzecchi, che dal risultato della sprint avrà trovato nuova fiducia per tentare il colpaccio in gara.
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