Mourinho piange, vincere e fare la storia e’ speciale

 “Vincere con la Roma è speciale”. Piange e esulta il tecnico della Roma Josè Mourinho dopo essere entrato nella storia giallorossa con la conquista della Conference League. “Tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo. Sono stati undici mesi incredibili. Oggi bisognava scrivere la storia e l’abbiamo fatto; vincere e’ sempre bello, ma vincere scrivendo la storia e’ speciale…”. dice il portoghese dopo aver scritto il suo nome sulla prima edizione del nuovo trofeo, lui che aveva gia’ vinto Champions ed Europa League. Poi il porgogheselo Special One promette fedeltà ai giallorossi: “Io rimango, non c’e’ dubbio, io voglio restare qui. Anche se ci sono tante voci. Bisogna capire cosa vogliono fare i nostri proprietari, questa societa’ e questo gruppo sono onesti e sani, c’e’ un progetto. E io mi sento sono romanista al 100%, cosi’ come ho amato da matti il Real o mi sono sentito in tutto e per tutto interista”.

Dal condottiero all’uomo gol decisivo a Tirana: “E’ stupendo, ho realizzato il sogno che avevo da bambino – la gioia pura di Nicolò Zaniolo che ha messo la sua firma col gol vittoria – i tifosi sono grandi, sono fantastici, questa è tutta per loro.

Siamo una squadra forte, forse non sappiamo quanto. E’ dedicato a mia mamma, mio nonno, mio papà e mia sorella che mi sono stati vicini nei momenti difficili”. Dall’uomo gol della magica notte di Tirana per la Roma giallorossa al capitano Lorenzo Pellegrini che poco prima di alzare la Coppa esulta dando il via alla festa romanista: “Ora festeggiamo, ce lo meritiamo. Ma una squadra vera festeggia, e poi riparte: dobbiamo fissare in testa questo momento e poi farlo ricapitare prima possibile. Ai tifosi abbiamo restituito un pezzettino di tutto quello che ci hanno dato”.

“E’ stata una stagione incredibile, e io sono sfinito – dice Tammy Abraham – come si e’ visto a fine partita. Ora spero di poter festeggiare con i tifosi al rientro a Roma”. E poi, in italiano, l’urlo: “Siamo campioniiii…”.
Altro protagonista Gianluca Mancini capace di fare muro nella ripresa per difendere il vantaggio conquistato nel primo tempo: “Non c’era un domani, c’era solo stasera, contava solo vincere e l’abbiamo fatto. Nel primo tempo hanno avuto poche occasioni, nel secondo tempo dicevo di tenere duro e abbiamo rischiato di andare sul 2-0. E’ un’emozione unica – grida Mancini – dopo 31 anni vincere un trofeo come la Conference: non abbiamo giocato una grandissima partita ma siamo stati bravi e ci godiamo questa grandissima vittoria”. 


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