Pier Marino Mularoni sostiene che il governo abbia tenuto nascosto (almeno fino ad oggi) l’impegno, definito con una delibera secretata del Congresso di Stato, per cui Banca Centrale avrebbe erogato prestiti ad alcune banche sammarinesi, ottenendo in pegno la riserva liquida dello Stato di 98 milioni di euro. Una notizia, che se confermata, darebbe la cifra della gravità della crisi di liquidità che il sistema bancario sta vivendo ma ancor più del forte rischio che il Paese sta correndo di fronte al possibile default di qualche istituto bancario. Impegnando la riserva liquida infatti diventerebbe immediato il coinvolgimento dello Stato in un eventuale crack che dovesse riguardare il sistema facendone pagare a tutti i cittadini i costi. Il pensiero va al caso della Banca del Titano dove lo Stato impegnò la riserva per 20 milioni e alla fine dovette pagare il deficit prodotto dagli amministratori.
Fonte: La Tribuna Sammarinese