Negri su Berlusconi e bene comune

Negri: non è nostro compito condannare la vita personale. “Compito della Chiesa è essere presenza del mistero di Cristo e della sua missione nel mondo, come redenzione e salvezza. La Chiesa deve intervenire a livello pubblico sulla verità della missione del lavoro che i cristiani svolgono per la realizzazione del bene comune”. (…) Monsignor Negri accetta di intervenire ma non per scendere nel campo al fianco di qualcuno e contro altri, bensì per mettere a fuoco l’interesse primario della Chiesa: il bene comune ”La Chiesa incontra gli uomini, li accoglie nella loro nativa bontà, li corregge in funzione della maturazione della loro autentica personalità insidiata com’è dalle conseguenze del peccato originale”, dice il vescovo di San Marino-Montefeltro. “La Chiesa deve intervenire a livello pubblico sulla verità della missione del lavoro che i cristiani svolgono per la realizzazione del bene comune – continua monsignor Negri -. Sul resto, la Chiesa non deve dire altro che ribadire i dieci comandamenti e la legge morale. Poi ciascuno fa i conti con la propria coscienza. Credo che Messori (intervistato ieri dal Giornale) metta bene in evidenza che la Chiesa dialoga con le istituzioni per la realizzazione del bene comune, seguendo la dottrina sociale. ll resto non e compito pubblico della Chiesa”. Sul rapporto con le autorità civili Negri specifica che la richiesta è quella di “perseguire il bene di tutti. Se poi – aggiunge – lo fanno avendo anche una vita personale onesta, la Chiesa ne è contenta. Sarebbe bello che le autorità avessero la santità umana e cristiana di personalità come il beato Carlo d’Asburgo, ma non lo possiamo pretenderei”. “L’importante -conclude monsignor Negri- è lavorare con le istituzioni perché realizzino il bene comune. Se non lo fanno, se realizzano beni particolari o compiono attacchi alla libertà e alla democrazia, questo è da condannare non la vita personale di chi ha funzioni pubbliche”.

Giovanni Bucchi

La Voce di Romagna