Neonata abbandonata a Santarcangelo, l’hanno chiamata Benedetta

I medici hanno scelto questo nome per la piccola ritrovata da un passante a Santarcangelo. La bimba sta bene, il caso è in carico al Tribunale dei Minori. Il vescovo: “Pronti ad aiutare la mamma”


 E’ stata chiamata Benedetta la bimba di appena due giorni abbandonata in strada a Santarcangelo. A scegliere questo nome sono stati i medici e gli infermieri che la stanno accudendo al reparto di Terapia intensiva neonatale degli Infermi.

La piccola è stata trovata ieri sera sul ciglio della strada, in via Ippolito Nievo, e avvolta da una copertina da un giovane che passando ha notato l’insolito fagottino. Quando si è avvicinato è rimasto a bocca aperta scoprendo che si trattava di una bambina. E’ rimasto al suo fianco mentre avvertiva i carabinieri e 118. Poi, la corsa in ospedale dell’ambulanza anche se la piccina appariva in buone condizioni.

 Ora la bambina sta bene ed è circondata dall’affetto e dalle premure dei sanitari dell’ospedale di Rimini.

Il caso è stato preso in carico dal Tribunale dei Minori di Bologna che avvierà al più presto le pratiche per l’affidamento in vista dell’adozione. Questo sempre che non si faccia vivo almeno uno dei genitori della piccola, i quali però rischiano la grave accusa di abbandono di minore. Nel frattempo continuano le indagini degli inquirenti che stanno cercando di risalire alla madre naturale.

In una nota, la diocesi di Rimini esprime soddisfazione per il fatto che la bimba sia stata salvata. “Inoltre, esprime profonda gratitudine al ragazzo scout che, mostrando alto senso civico, si è preso immediatamente cura della piccola lasciata in strada, allertando con tempestività i carabinieri e gli operatori del 118, permettendo così la salvezza della neonata”.

Il Vescovo di Rimini, inoltre, invita i genitori, o la madre della piccola Benedetta, “a recuperare il senso di responsabilità, per ritornare dalla figlia che necessita delle cure materne. Il gesto estremo della madre – aggiunge – è forse frutto di una situazione limite: per questo la Chiesa riminese, è disponibile ad aiutare madre e piccola, collaborando con quanti altri vorranno offrire il proprio contributo, attraverso l’aiuto e il sostegno particolare della Caritas diocesana e della parrocchia di San Michele Arcangelo di Santarcangelo di Romagna, offrendo ascolto, dialogo ed anche sostegno materiale, qualora ve ne sia necessità”.

 

 

fonte: www.ilrestodelcarlino.it

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