Neonati morti, i Ris tornano a scavare nel giardino

I carabinieri del Ris di Parma sono tornati a scavare nel giardino di Traversetolo, alle porte di Parma, dopo la scoperta di due neonati morti e seppelliti nel giardino della villetta dove abita Chiara, studentessa 22enne, indagata – al momento per il ritrovamento del primo corpicino, il 9 agosto – per omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

Non è chiaro cosa stiano cercando adesso. Sono presenti gli inquirenti e probabilmente uno specialista nominato per gli scavi. Sul posto anche il legale della famiglia della ragazza, Nicola Tria.

Ci sono più domande che risposte sul caso. La ragazza e la sua famiglia, genitori e un fratello minore, sono spariti da giorni mentre il piccolo comune parmense è assediato da stampa e curiosi. Proseguono le delicate e complesse indagini dei carabinieri di Parma, anche del Ris, coordinati dal procuratore Alfonso D’Avino.

Mentre emergono alcuni dettagli sono ancora tantissimi i punti da chiarire sulla vicenda, e in particolare sull’ombra del doppio infanticidio che pesa sulla ragazza. A cominciare dal come sia sia stato ucciso il bimbo fatto nascere con parto indotto il 7 agosto. I primi esami hanno stabilito che il piccolo ha respirato, dunque è nato vivo. Sui resti del secondo corpicino, trovato successivamente ma risalente ad almeno un anno fa, sono in corso accertamenti, verosimilmente a partire dall’esame del Dna per stabilire se anche il piccolo sia figlio di Chiara e del coetaneo padre del piccolo trovato il 9 agosto. E soprattutto capire come sia stato possibile che gravidanza e dramma siano passati inosservati in una comunità così piccola e “attenta”, addirittura per due volte secondo l’ipotesi peggiore.

E infine il perché, le motivazioni di una ragazza all’apparenza ben inserita, “sana”, che non viveva emarginata o in una situazione di degrado.

Ansa