NO! NON CI STIAMO! ….editoriale del Direttore del Giornale.sm

Il Giornale.sm è libero e chiunque direttamente, per gli editorialisti, o comunicando via mail per coloro che non vogliono esserlo, può manifestare il suo pensiero basta che non si ecceda.

Il Giornale.sm è libero, e questo è un dato assodato.

Dovete sapere cari lettori, anche voi, che stanno facendo di tutto per ”castrarlo”. Ma è normale: quando mai si è avuta una voce libera in questo paese? Mai. Chi faceva informazione era sempre espressione di taluna forza politica, economica e o civile. E per sopravvivere si schierava…o peggio come, dicono che stanno facendo ora, prendono soldi per non pubblicare. Alla faccia della deontologia professionale.

Gente che scrive per far danno a taluno o incensare quell’altro, presi dal vortice del far del male tipico del piccolo paese, della piccola mentalità gretta di paese, dove l’erba del vicino è sempre più verde.

Invece arriviamo noi, con la prepotenza di chi non gliene frega niente di nessuno ma solo del paese! Del nostro piccolo paese, tanto vituperato ma così bello (me lo consenta il montanelli de noaltri) e meraviglioso.

Ebbene prepotenti si. E non ci vergognamo di esserlo. La prepotenza che viene dal poter dire le cose come stanno anche quelle più scomode, si veda l’editoriale della nostra cara amica Spam dove ce n’è per tutti., oppure l’appoggio ai ragazzi contro il vergognoso disservizio Adsl Telecom Italia San Marino.

Spam e gli altri editorialisti sono liberi di scrivere i loro pensieri e noi ne siamo orgogliosi.

Una vera voce libera! Che si vuole ”castrare”, emarginare, isolare. Addirittura il Ministro Casali si presta al ricatto di piccoli giornalai che ”di nascosto” – senza nessun comunicato stampa – si vedono con lo stesso Casali per metter mano all’editoria sammarinese e non fanno di meglio che stigmatizzare il Giornale.sm, come se quest’ultimo fosse il male dell’editoria sammarinese.

Il Giornale.sm realtà sammarinese (secondo loro) che non ha un direttore palese e quindi (com’ha scritto nei suoi appunti Casali) illegale! Dimenticandosi che noi NON siamo una testata sammarinese ma panamense e che tratta (per ora) di tematiche ANCHE sammarinesi, come daltronde lo fanno anche i giornali e le testate cartacee e on line forensi. Per il Direttore on line è una nostra linea editoriale che non cambiamo. Nel nostro paese si può fare, quindi noi lo facciamo, senza contravvenire alla legge, ovviamente del nostro paese.

Ma perchè tutto questo astio viscerale con il  Giornale.sm? Addirittura uno dell’Informazione (Pelliccioni) e Roberto Ciavatta – che mi sono perso che cosa sia diventato; una volta era comunista – hanno addirittura promosso un’istanza d’arengo per isolare Giornale.sm! (si veda e si rifletta la vicinanza tra questi due soggetti) Isolare in quanto secondo loro – lo pensano in questo modo solo loro dato noi siamo sulla rete e viviamo di rete – lo stato sammarinese (tutti) dal capitano di castello sino al singolo ministro non devono concederci interviste e/o chiamarci a conferenze stampa. Addirittura quelli dell’Informazione non vengono nemmeno più alla consueta conferenza stampa del Congresso del lunedi, se pensano ci possa essere uno dei nostri. Il Congresso ed i colleghi giornalisti ringraziano. Devo dire, a parte il Prof. Cecchetti – data la sua vicinanza all’informazione e al fatto di essere i concorrenti diretti – gli altri giornalisti non ce l’hanno con noi.

Mandano – sempre loro quelli dell’Informazione – mail ai vari partiti dicendo che loro sono incompatibili con il giornale.sm e che non verranno alle loro conferenze stampa se ci siamo noi. Conferenze stampa che noi – facendo tutti altri lavori – spesso non possiamo andarci; non per mancanza di rispetto per coloro che ci invitano o peggio menefreghismo, ma solo per mancanza di tempo.

Beh, noi c’è da dire che siamo lusingati da così tanto astio; si vede che abbiamo – a differenza di altri – fatto bene il nostro lavoro. Quello che invece ci fa rimanere perplessi e che il Segretario Casali – e penso solo lui del Governo, anzi ne siamo certi – si presti a questi giochetti da bambini, dando corda a chi non ci ha pensato due volte a sputtanare il paese quando l’ha potuto fare e ne ha avuto la possibilità.

Noi a differenza loro, lo amiamo.

  • Le proposte di Reggini Auto