– Primo appuntamento giovedì sera a Serravalle con “La Tribuna del popolo sammarinese” –
Noi Sammarinesi lancia “La tribuna del popolo sammarinese”, un ciclo di incontri con i cittadini per confrontarsi sui temi di maggiore attualità. Dalla situazione politica ai problemi legati alle infiltrazioni malavitose, passando per le residenze e la riforma tributaria. Il primo appuntamento è per giovedì sera, 2 giugno, alle ore 21 nella sala del castello di Serravalle. Titolo della serata: “Repubblica o morte”. Con la Tribuna del popolo sammarinese il movimento si propone di creare uno spazio fisso di confronto con e tra i cittadini. Un momento per approfondire, analizzare e discutere con loro, temi e problematiche di maggiore attualità. Il dialogo e il confronto sono, in un fase come questa – in cui il Paese sta vivendo una crisi senza precedenti- più che mai necessari; anzi imprescindibili. Solo uniti e solo con l’apporto di tutti si riuscirà ad uscire dalla congiuntura che ci affligge. Solo confrontandoci sui problemi, in modo aperto e costruttivo, si potrà arrivare a soluzioni efficaci. Nel dire e nel riconoscere l’importanza del dialogo con i cittadini, non possiamo esimerci da una nota di autocritica. In questi anni governo e maggioranza hanno forse sottovalutato l’importanza del dialogo con i cittadini, privilegiando la cura delle emergenze ai doveri di informazione. Per chi sta portando avanti una delicata azione di governo, provando a cambiare un sistema radicato da decenni e introducendo conseguentemente anche riforme difficili, l’informazione dei cittadini assume una funzione ancora più fondamentale. Il nostro movimento ha molto a cuore questo punto. E si sta muovendo su più fronti per migliorare la comunicazione e il dialogo con loro. Abbiamo creato un periodico di informazione (Noi Informa) per avvicinarci ulteriormente ai cittadini, per dialogare con loro, presentare le nostre iniziative, confrontarci sui problemi e ospitare le loro opinioni. Ora abbiamo creato un ulteriore spazio per amplificare questo confronto, e per renderlo continuativo. La Tribuna del popolo Sammarinese, nasce proprio con questo obiettivo”. “Il titolo di questa prima serata “Repubblica o morte” è di per se forte e provocatorio, ma emblematico della fase che il Paese sta attraversando. Siamo davvero a un bivio. Un bivio che ci pone di fronte a scelte. Scelte gravose, decise e soprattutto non più rinviabili. Se non si riforma lo Stato ed il modo di vivere in Repubblica, sarà troppo tardi. Il rischi è il collasso. Siamo ancora in tempo, ma occorre muoversi immediatamente. Serve senso di responsabilità a trecentosessanta gradi. Il nostro dovere, in un momento in cui tutti i nodi irrisolti della società sammarinese sono arrivati al pettine ed in cui, tutti attribuiscono responsabilità solo agli altri, è quello di non perdere la speranza di portare a termine la transizione della nostra economia. Ecco allora che questo appello – Repubblica o morte – deve risuonare e penetrare forte in tutti noi. Nessuno è esente da questa chiamata, perché come ho già detto, da questa crisi se ne può uscire solo uniti e solo se ognuno fornirà il proprio contributo. Il bene comune del Paese deve divenire l’unica fonte di ispirazione per tutti noi. Cambiare è possibile, questo governo lo sta facendo. E il nostro movimento sta spingendo tantissimo perché questo cambiamento sia sempre più forte. E lo sta facendo nell’unica maniera possibile: un po’ alla volta e dall’interno. Solo così riusciremo a cambiare il sistema: un po’ alla volta e dall’interno. I segnali di questo cambiamento sono già visibili. Quello che ha fatto e sta facendo il nostro rappresentante in Congresso di Stato, ne è una prova inequivocabile. Cavour sosteneva che le comunità umane sopravvivono solo se sanno autoriformarsi di continuo nella libertà, rimanendo insensibili alla seduzione esercitata da due scorciatoie ingannevoli: conservazione e rivoluzione. Il nostro sistema è da troppo tempo fermo, radicato su metodi e logiche ormai vecchi. Da due anni siamo impegnati nel provare a riformarlo, a rinnovarlo e su certi aspetti a trasformarlo radicalmente. Le difficoltà e gli ostacoli non mancano. Ma alla fine, ne sono certo, raggiungeremo il traguardo prefissato.
Gabriele Gattei, Coordinatore