È tensione a Novafeltria per la distribuzione dei fondi compensativi legati all’attività estrattiva sul Monte Ceti. A sollevarla è il Comitato cittadino delle frazioni Uffogliano, Ponte Santa Maria Maddalena e Secchiano, che chiede conto all’amministrazione comunale della decisione di escludere queste località dai benefici previsti dal contributo economico concesso dalla società Impianti Cave Romagna per il triennio 2022-2024.
Il nodo riguarda 79.067 euro, somma versata dall’azienda come compensazione per l’attività nella zona denominata “Monte Uffogliano – lato Casetta”, che il Comune ha deciso di destinare a interventi sulla viabilità e sul dissesto idrogeologico, ma non nelle aree direttamente interessate dall’impatto della cava.
Nel dettaglio, i lavori finanziati interesseranno alcune strade di Novafeltria (via Campo di Lago e via Campo di Maggio) e della frazione di Perticara (via La Greppa e via Belvedere). Una scelta che, secondo il Comitato, non tiene conto dei reali disagi vissuti quotidianamente dai residenti delle frazioni più vicine al sito estrattivo.
Dalla nota diffusa dal gruppo emerge un forte disappunto. I cittadini sostengono che, pur comprendendo la possibilità dell’amministrazione di agire con una certa discrezionalità nella destinazione dei fondi, sia necessario spiegare in maniera trasparente perché nulla sia stato assegnato proprio ai territori più colpiti dalle ricadute della cava.
I portavoce del Comitato sottolineano come la situazione delle strade locali, in particolare via Uffogliano, versi in condizioni critiche, e come in generale vi siano bisogni evidenti e trascurati in queste comunità. La richiesta, in sostanza, è di un riequilibrio che riconosca il peso dei disagi sopportati dagli abitanti di Uffogliano, Ponte Santa Maria Maddalena e Secchiano, che da anni convivono con le conseguenze ambientali, acustiche e infrastrutturali dell’attività estrattiva.
Con questa presa di posizione, il Comitato auspica un confronto pubblico con il Comune e una revisione delle priorità nella distribuzione dei contributi, affinché la prossimità al problema non si traduca anche in esclusione dai benefici.