Nuovi sviluppi indagine Rimini Yacht – arrestati 4 finanzieri

ARRESTATI A BOLOGNA UFFICIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA. UNO DI LORO, MASSIMO PARPIGLIA CUGINO DEL GIORNALISTA GABRIELE PARPIGLIA (CHI) AVEVA PRESO ANCHE REGALI DA SAVERIO MOSCHILLO (FALBER-JOHN RICHMOND)

Anche  quattro finanzieri sono stati arrestate tra le sei persone coinvolte nell’ambito dell’inchiesta sulla «Rimini Yacht», la società dell’armatore bolognese Giulio Lolli che è irreperibile da diversi mesi che è  finita in un crac finanziario  nei mesi scorsi dopo l’apertura di una prima inchiesta della Procura della Repubblica di  Rimini “per appropriazione indebita e truffa” e di una seconda inchiesta Procura della Repubblica Bologna, dove si delineato il versante della corruzione di alcuni militari delle Fiamme gialle. Le due Procure procedono in parallelo coordinandosi fra di loro e nello stesso tempo, il Tribunale Fallimentare di Bologna nei mesi scorsi ha dichiarato il fallimento della «Rimini Yacht». Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di un’ordinanza firmata dal gip Pasquale Gianniti a seguito della richiesta di carcerazione firmata del pm Antonella Scandellari. Le ordinanze in totale sono sette, ma il settimo e cioè Lolli tuttora latitante. Per lui il gip Gianniti aveva ordinato il carcere, mentre gli altri sei , fra cui i militari della Guardia di Finanza coinvolti sono finiti agli arresti domiciliari, mentre  altre quattro persone sono indagate a piede libero.

Con le manette ai polsi sono finiti  il ragioniere Alberto Carati ed un commercialista ferrarese Giorgio Baruffa entrambi consulenti fiscali della «Rimini Yacht» oltre a quattro militari delle Fiamme gialle che nel 2009 avevano svolto una verifica fiscale, non molto fiscale… sulla società. Secondo l’ipotesi della Magistratura, infatti, la verifica fiscale non soltanto era stata pilotata ed addomesticata, grazie ad uno stratagemma escogitato dal Lolli avvenuta con la mediazione dell’ex generale della GdfAngelo Cardile che l’1 luglio scorso durante una perquisizione disposta per questa vicenda ha preferito suicidarsi . Il “trucco” escogiatto dal Lolli consisteva proprio in una verifica “positiva” che in pratica sarebbe stata infatti ritenuta in ogni sede pari  ad una certificazione di una consolidata situazione finanziaria buona, mentre la società in realtà era in dissesto ed alle porte del fallimento, puntualmente arrivato. Le false fatture emerse durante l’indagine non solo colpevolizzano i finanzieri ma Lolli avrebbe riversato ben 4 milioni e 800 mila euro su conti correnti in banche sammarinesi. Dalle indagini è spuntata fuori una “escort“, beneficiaria di somme sospette nonchè coinvolta negli affari dell’imprenditore fuggitivo.

Nelle carte in mano alla Procura di Bologna, non vi è solo la «Rimini Yacht», ma ci sono anche altre tre importanti verifiche fiscali che destano molti sospetti effettuate dagli ufficiali arrestati della Finanza Massimiliano Parpiglia, meglio noto come Massimo,  nonchè cugino del giornalista di CHI, Gabriele Parpiglia, biografo e compagno di merende di Fabrizio Corona, ed il cui nome compariva anche nelle intercettazioni di Vallettopoli, ed Enzo Di Giovanni. La vicenda è relativa agli accertamenti effettuati nei confronti della FALBER di Forlì, una società di abbigliamento di proprietà di Saverio Moschillo (sopra nella foto) un ex-rappresentante di abbigliamento diventato imprenditore della moda e gestore del marchio JOHN RICHMOND . Nonchè in riferimento a degli accertamenti e relazioni pericolose… con il  Mercatone Uno ed il colosso Coop Italia. A questo proposito il gip Pasquale Gianniti nell’ordinanza di custodia cautelare notificata due giorni fa a Di Giovanni e Parpiglia, ai marescialli Felice Curcio e Luigi Giannetti, al ragioniere bolognese Alberto Carati e al commercialista ferrarese Giorgio Baruffa, tutti accusati di corruzione, tutti agli arresti domiciliari,    così scrive:    «Vi è l’esigenza inderogabile di approfondire altri fatti di uso distorto delle rispettive funzioni pubbliche svolte in relazione ad altre verifiche».

La verifica coordinata da Parpiglia alla Falber di Moschillo risale al 2006, in tale occasione i due sono diventati amici frequentandosi spesso e volentieri in una nota discoteca della riviera adriatica, e la frequentazione è sfociata nell’ottobre 2007 con un regalo alquanto strano , e tantomeno inaccettabile per un ufficiale della Guardia di Finanza, da parte di Moschillo:   un Rolex Oyster del valore di  17mila euro. Interrogato dagli investigatori, Moschillo ha sostenuto che l’orologio sarebbe il dono per la nascita del figlio dell’ufficiale, a cui era “riconoscente per i consigli che gli aveva dato sull’amministrazione della sua società“. Dagli appunti trovati nell’agenda di Parpiglia invece risulta però che questi abbia svolto un «ruolo attivo» anche in un contenzioso fiscale della Falber successivo alla verifica, cioè fra il 2007 e il 2008. Fatti che secondo la Procura della Republica meritano più di qualche approfondimento anche sul Moschillo , in quanto per la Magistratura risulta che “con il quale l’ufficiale ha stabilito rapporti di affari“

Le altre due verifiche poco chiare della Guardia di Finanza sono entrambe risalenti alla scorsa estate nel mirino delle Procure, delle quali cui parla il gip eni suoi atti ed  hanno entrambe  in comune un nominativo  e cioè quello di Paolo Ferrari, un imprenditore amico di Parpiglia e Di Giovanni con interessi economici sia con il Mercatone Uno che con la  Coop Italia. Dall’analisi di email e telefonate effettuate ed intercettate è emerso come l’imprenditore mirasse ad aprire punti vendita nei centri Mercatone e negli ipermercati Coop. In occasione della verifica della Guardia di Finanza alla Coop Italia è emerso evidente il ruolo di Parpiglia e di come questi utilizzando la sua rete di amicizie e conoscesse procurava delle buone  entrature a Ferrari, con il quale secondo gli accertamenti degli investigatori sarebbe stato a sua volta in affari. Secondo il gip, il tenente colonello Parpiglia si muoveva in una  diplice veste, quella  di pubblico ufficiale ed anche di “uomo d’affari”, confondendo a tal punto i ruoi e le posizioni che, in una telefonata intercettata del 30 giugno 2010, il responsabile finanziario di Coop Italia gli ha telefonato credendolo  il referente di due società del Ferrari.

Parpiglia continua l’ordinanza «tra imbarazzo e mezze risate lo corregge, asserendo che lui è il colonnello della Finanza, amico del presidente della Coop Estense, e dicendo che comunque si sarebbero visti la settimana dopo per la verifica e per un caffè» in definitiva «era così addentrato nell’ambiente delle cooperative che Baruffa lo definisce “uomo Coop“», continua il giudice  Gianniti. In un’intercettazione dello scorso 10 giugno 2010 il tenente colonnello Parpiglia viene a conoscenza da un finanziere sottoposto ed addetto alla verifica alla Coop di presunte irregolarità per 400mila euro, ma il Parpiglia gli ordinò di non metterlo a verbale, dicendo che deve vederlo lui, ed il Giudoce sottolinea che  «È necessario riscontrare se questi rilievi siano poi stati scaricati sul verbale». ”Con riferimento alla verifica fiscale alla Coop Italia scarl – scrive il giudice nell’ordinanza di custodia – della quale Parpiglia e Digiovanni (i tenenti colonnello arrestati, ndr) hanno parlato approfonditamente nel corso di una telefonata del 14 giugno 2010, occorre controllare se sia stata svolta correttamente o meno e quali siano stati i vantaggi tratti dai due nel caso in cui sia accerti la scorretta conduzione” . L’ordinanza  sostiene che “dalle varie telefonate si palesa che i due stanno sfruttando la verifica fiscale in corso alla Coop Italia per stabilire canali privilegiati” tra l’imprenditore e i vertici delle cooperative “in modo da agevolare la commercializzazione negli ipermercati Coop dei suoi prodotti di abbigliamento“

Infine esiste un altro filone su cui si sta indagando e cioè i collegamenti fra Giulio Lolli il titolare della Rimini Yacht che è latitante, Baruffa, Carati, il faccendiere Flavio Carboni ed un commercialista forlivese Fabio Porcellini , cioè la stessa persona che finanziava nel «progetto eolico sardo» le attività di Carboni , cioè l’operazione  per cui il faccendiere è finito in carcere.  La presenza di  Porcellini emerge in relazione ad uno  yacht Azimut 85, venduta dalla Rimini Yacht al Monte dei Paschi Leasing e poi presa in locazione finanziaria dalla società della moglie di un socio della Rimini Yacht. Nell’estate 2009 in un porto sardo, risulta la prenotazione per  un posto  barca per la Azimut 85 ma questa però risultava intestata a una società di Porcellini. Una strana faccenda che è ancora tutta da definire e sui procedono le indagini della Magistratura .

Con le sei richieste di custodia cautelate l’indagine ha compiuto un significativo passo in avanti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel 2008 era già chiaro agli amministratori che la società «Rimini Yacht» era in dissesto. Lolli e consulenti si accordarono quindi, grazie a Cardile, con gli ufficiali per far eseguire la verifica. I due riuscirono ad inserire l’azienda nella programmazione dei controlli, Di Giovanni nominò Parpiglia direttore dell’accertamento, e insieme individuarono i due marescialli per la verifica ‘controllata’, con tanto di comunicazione della data dei controlli. Tutto per denaro: secondo l’accusa ci fu una «promessa accettata» di 200-300 mila euro. Il pm ritiene che ne siano transitati solo 100 mila, ma prove certe del passaggio del denaro non ce ne sono. Il gip però ha accolto la ricostruzione della procura (con intercettazioni, accertamenti e testimonianze) ritenendo che ci sia la ‘prova logica’ del passaggio. Ma ci furono anche cene assieme in ristoranti, e un orologio Cartier da 7.000 euro dato a Parpiglia.

Il tenente colonello della Guardia di Finanza Parpiglia, 40 anni, ufficiale per diversi anni al comando del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle ferraresi , prima di passare a quello di Bologna,  ed il suo collega Enzo Di Giovanni hanno fatto scena muta all’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Bologna Pasquale Gianniti e si  sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

AdgNews24