Nuovo governo, Riforme e Libertà: ''Assordante silenzio''

La Coalizione Riforme e Libertà si è riunita nel pomeriggio di ieri per riprendere il lavoro politico dopo la pausa delle festività. Rientrando dalle feste natalizie, con la speranza che il 2009 fosse foriero di quelle novità e di quel cambio di metodo preannunciato dalla nuova maggioranza ai sammarinesi, abbiamo registrato che anche la seduta odierna del Congresso di Stato si è distinta solo per un “assordante silenzio”.

Il Governo non solo latita ma dribbla i problemi, e mantiene uno “stretto riserbo” su tutto.

Sebbene la riservatezza sia una delle prerogative che hanno contraddistinto la forza del nostro sistema, il Patto, da oltre un mese a questa parte, pare averne fatto il proprio modus operandi.

Come ampiamente annunciato il sistema bancario sammarinese è considerato dal primo gennaio extra-UE e l’Esecutivo si trincera dietro ad una assenza di posizione, nonostante che, non solo l’opposizione ma anche la stessa Anis abbia posto, già da qualche settimana, in una nota inviata a tutte le forze politiche, come prioritaria “la richiesta di un nuovo urgentissimo incontro alla Banca d’Italia per la definizione delle problematiche contingenti del settore finanziario”.

A dire il vero però qualche posizione c’è stata ma, dato il tenore delle risposte, emerge la totale inadeguatezza di un Esecutivo che naviga già a vista.

Certamente nessuno si aspettava miracoli ma almeno la trasparenza e la correttezza di informare i cittadini su quello che sta accadendo ad un settore nevralgico era il minimo che avvenisse.

Addirittura emerge che il Governo, con la scusa di rilanciare il sistema finanziario, sia disposto a pagare prezzi altissimi per normalizzare i rapporti esterni con pesanti ricadute sulla sovranità del Paese nei prossimi anni.

Altro silenzio assordante, e non è una novità, quello da parte del Segretario agli Affari Esteri su un altro tema di estrema attualità quale quello della crisi a Gaza.

Nessuna posizione, se non dichiarazioni che appaiono occasionali e contraddittorie, su questo tema da parte del Governo.

Dopo avere lavorato durante il semestre di Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, con proficui e riconosciuti risultati, sul tema del dialogo interreligioso e interculturale, sarebbe stato opportuno fare tesoro del lavoro svolto e formalizzare una posizione di equilibrio, responsabilità ed attenzione rispetto ad una conflitto che assume giorno dopo giorno i toni e le dimensioni di una crisi umanitaria.

Mentre tutti i governi d’Europa e non solo si stanno adoperando per trovare soluzioni al conflitto e per aprire spazi di dialogo che consentano di giungere al cessate il fuoco, il nostro Governo è totalmente assente ed inattivo.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà e del ruolo più consono alla efficacia della iniziativa della Repubblica di San Marino, resta necessaria ed urgente l’espressione di una posizione chiara ed ufficiale del Governo.

L’ufficio Stampa della COALIZIONE

RIFORME E LIBERTA’

Comunicato Stampa