Il 5 febbraio è una giornata importante per i sammarinesi, poiché commemora la liberazione dall’occupazione alberoniana, un evento che ebbe un impatto significativo sulla storia della Repubblica di San Marino. La situazione che portò all’occupazione fu causata da alcune figure discutibili, tra cui Pietro Lolli e Marino Belzoppi, che accusarono i governanti di dispotismo e promossero il ritorno all’Arengo per moderare la loro autorità. Quando i leader della spedizione furono incarcerati, Belzoppi e Lolli esibirono patenti della Santa Casa di Loreto e chiesero di essere giudicati da un tribunale ecclesiastico. Dopo il rifiuto del Governo, i due si rivolsero al Legato di Romagna e presentarono una supplica che evidenziava la situazione dei sammarinesi stanchi delle imposizioni e delle tirannie, e chiedevano di passare sotto il dominio della Santa Sede.
Il Legato diede l’opportunità al Cardinale Alberoni di intervenire e imporre il dominio della Chiesa sulla Repubblica, nominando Gaspare Fogli come governatore provvisorio. Il Consiglio di San Marino fu convocato il 28 ottobre e il governatore mise in possesso della carica, inviando la lettera di sottomissione alla Santa Sede. Gli ordini e i provvedimenti promulgati dall’Alberoni stabilirono che la Repubblica fosse governata da un governatore nominato dal Legato di Romagna e che il Consiglio fosse composto da 60 consiglieri divisi in tre ordini. Il governatore era anche il giudice nelle cause civili e criminali, mentre il Consiglio non poteva riunirsi senza la sua presenza.
La liberazione dall’occupazione alberoniana fu un momento fondamentale per la Repubblica di San Marino, che tornò a essere autonomo e indipendente. Questo evento viene ricordato ogni 5 febbraio come un giorno per celebrare la libertà e l’indipendenza della Repubblica.