Oltre 400 dipendenti pubblici all’assemblea della CSU. PA solidale con il lavoratori privati: dalla crisi si esce tutti insieme

“Il paese è uno solo, dalla crisi si esce tutti insieme”. Oltre 400 dipendenti della PA questa mattina  all’assemblea della CSU alla Casa San Giuseppe di Valdragone. Massiccia  l’adesione dei dipendenti pubblici ai temi della campagna sindacale Rompiamo l’immobilismo e allo sciopero generale del 16 dicembre. Centinaia di dipendenti hanno risposto all’invito delle Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS rilanciando il loro sostegno  ai lavoratori privati. “La parola chiave che arriva dalla Pubblica Amministrazione è solidarietà”, spiegano i segretari Alessio Muccioli (FUPI-CSdL) e Marco Tura (FPI-CDLS). “Solidarietà nei confronti dei lavoratori che stanno pagando il costo più salato della crisi: quelli che hanno perso il posto o sono  finiti in mobilità e cassa integrazione. E preoccupazione per le prospettive occupazionali di tanti giovani che si affacciano sul mercato del lavoro”.

 Forte condivisone poi agli obiettivi posti al centro della campagna anti-crisi di questi mesi: “Soprattutto il rinnovo dei contratti ancora aperti e il potenziamento della rete di ammortizzatori sociali”, proseguono Muccioli e Tura.

Dal dibattito è anche emersa l’esigenza di “una riforma fiscale che colga appieno il principio dell’equità e della trasparenza, chiamando le categorie del lavoro autonomo a doveri fiscali  più stringenti”.

 La consapevolezza che attraversa tutti i settori dell’amministrazione pubblica è che “il Paese è uno solo e dalla crisi si esce tutti insieme”, concludono i segretari del pubblico impiego: “L’assemblea con molta forza ci ha chiesto  di incalzare il Governo sul fronte dello sviluppo economico e occupazionale, con misure, investimenti e progetti che tengano conto dell’intero sistema sammarinese e non solo di poche categorie”.

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