Omicidio Chiara Poggi, sempre più “giallo” a Garlasco: inquietante la pista dei suicidi legati a “pesanti” segreti. Verso la riesumazione del corpo di un amico d’infanzia di Sempio?

A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso continua a riservare sviluppi sorprendenti con nuovi filoni investigativi che stanno portando gli inquirenti a riesaminare aspetti finora poco esplorati. Tra i protagonisti di questa fase c’è Michele Bertani, amico d’infanzia di Andrea Sempio, l’ultimo indagato per il delitto. Bertani, che nel marzo 2016 si è tolto la vita impiccandosi, è diventato un elemento chiave nelle nuove piste aperte, tanto da spingere la procura a valutare la riesumazione della sua salma.

Il gesto estremo di Bertani era accompagnato da un ultimo messaggio sui social, una citazione che suggerisce un’angoscia profonda legata a verità nascoste, proprio mentre emergono interrogativi sulla cerchia di persone attorno a Sempio. La frequentazione del Santuario della Bozzola, luogo carico di suggestioni e finito sotto la lente degli investigatori, lega ulteriormente Bertani alla complessa rete di rapporti che si intrecciano intorno alla vicenda Poggi.

Le indagini si sono ampliati anche al contesto più ampio degli amici e parenti che frequentavano la casa della vittima, con prelievi di campioni di DNA per verificare eventuali corrispondenze con le tracce rinvenute sulla scena del crimine. Il possibile coinvolgimento di Bertani e della sua cerchia è un tassello in questa indagine che continua a muoversi su molteplici fronti.

Tra i materiali raccolti nel 2017, quando Sempio era già attenzionato, ci sono intercettazioni telefoniche in cui il sospettato si rivolge a Bertani con parole che riflettono il peso di un passato condiviso e il senso di perdita legato al suicidio dell’amico. Questi elementi hanno contribuito ad alimentare l’ipotesi che non si tratti di un caso isolato, ma che possa esserci un gruppo di persone coinvolte nell’omicidio.

In parallelo, il legame di Bertani con il Santuario della Bozzola ha riacceso anche altre ombre, con riferimenti a un’inchiesta parallela su presunti ricatti a sfondo sessuale che coinvolgono figure religiose del luogo. L’avvocato di Sempio ha avanzato l’ipotesi di un movente alternativo, suggerendo che l’omicidio di Chiara Poggi potrebbe essere stato eseguito da un sicario per far tacere la vittima su questioni sensibili legate proprio a questo contesto.

Il caso rimane dunque aperto, con la prospettiva che la riesumazione di Bertani possa offrire nuovi indizi in un puzzle che, dopo quasi due decenni, sembra tutt’altro che risolto. La data del 10 giugno 2025 segna un momento cruciale per queste nuove indagini che potrebbero cambiare nuovamente il corso di una vicenda ancora avvolta nel mistero.