Omicidio Giulia Cecchettin: dettagli emergono sull’accusato Filippo Turetta e la sua fuga

 

La tragica vicenda che ha coinvolto Giulia Cecchettin e Filippo Turetta continua a rivelare nuovi dettagli. Turetta, 22 anni, accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, aveva intrapreso sessioni di terapia psicologica a causa di problemi personali e accademici. Nonostante cinque incontri con uno psicologo, non vi è stata alcuna evidente miglioria nel suo stato psicologico.

La situazione è culminata con la fuga di Turetta il 17 novembre, giorno in cui avrebbe dovuto partecipare all’ultima seduta psicologica, già iniziata dopo l’omicidio di Giulia. La sua fuga lo ha portato da Fossò, Venezia, fino a Lipsia in Germania, con la polizia europea sulle sue tracce. Elementi cruciali sono stati trovati nella sua Fiat Punto nera, ora in custodia della polizia tedesca. Tra questi, un coltello che si presume sia l’arma del delitto, oltre a sacchetti di nylon e nastro adesivo che potrebbero indicare una premeditazione.

Le indagini si concentrano anche sull’analisi del telefono trovato nell’auto, presumibilmente di Giulia, e sulla ricostruzione del percorso di fuga di Turetta, con la collaborazione delle autorità tedesche e austriache. Questi sviluppi gettano luce sulle dinamiche tossiche della relazione tra Turetta e Giulia Cecchettin nelle loro fasi finali.

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