Orgoglio Operaio applaude a iniziative come ALTREMENTI FESTIVAL

In un momento difficile come quello attuale vediamo di buon grado qualsiasi iniziativa che parli e discuta di questa crisi in tutti i modi, da chiunque sia, associazione, partiti sindacato, per conoscerla e superarla insieme?

Il bistrattato festival culturale di San Marino con prestigiose firme italiane sul tema della crisi e dei suoi risvolti sociali.

Dopo essermi chiesto come mai considerando che abitualmente leggo i giornali non sono venuto a conoscenza di questa iniziativa, ho iniziato a documentarmi e così ho partecipato a due incontri molto interessanti di cui conoscevo i protagonisti. Il primo il relatore Oliviero Beha, ha tracciato una devastante analisi della crisi italiana, ponendo l’attenzione sull’imbarbarimento culturale in cui la nostra società e piombata dal punto di vista del linguaggio e delle parole per raccontarla.

Il secondo incontro aveva come  relatore il noto giornalista e scrittore Massimo Fini, che partendo dal titolo del suo ultimo libro Il vizio oscuro dell’occidente critica  l’esportazione del modello democratico occidentale con i propri valori che diventano il bene e tutto il resto che non viene condiviso è male, prendendo come esempio il continente nero dopo anni di colonizzazione, lasciano dietro di se macerie e distruzione di valori, usi e pensieri spingendo le popolazione verso l’unica alternativa , quella religiosa, che sfocia nell’integralismo come difesa delle proprie  risorse umane.

Nelle tre giornate altri illustri scrittori e prime firme di famosi quotidiani e riviste di oltre confine si sono alternati in questo meeting che se visto nel modo giusto poteva far da trampolino per il rilancio dell’immagine del paese, ma così non è stato.

Infatti,  leggendo un interessantissimo allegato del periodico dell’associazione Il Don Chisciotte mi sono reso conto che non ero stato un lettore distratto ma che realmente i media locali e le istituzioni avevano snobbato l’evento  trovando come unico sponsor istituzionale il Segretario R. Morri e la sua segreteria . Un pò poco per un paese che sta cercando di ricollocare la propria immagine a livello internazionale puntano sull’eccellenza. Ci risiamo vogliamo cambiare le cose ma non facciamo nulla per farlo dispensiamo denari pubblici per sponsorizzare eventi di lifting e  associazioni, alcune neanche di interesse collettivo. Per una volta che un gruppo di ragazzi, con le proprie forze e fuori dai canali abituali organizza un evento con ospiti illustri che portano la propria esperienza di giornalisti con una visione della realtà di chi non crede a tutto ciò che la televisione gli propina perché il proprio bagaglio culturale ma anche la propria sensibilità di scrittore gli insegna,  noi non gli diamo peso?

Perché cerchiamo la svolta alla crisi solo attraverso il vile denaro e non pensiamo che possiamo uscire ad questo tunnel  attraverso la cultura, l’arte il libero pensiero nelle sue più svariate forme anche giornalistiche e di controtendenza che sono il pane della vita?

Perché?

Non so rispondere a questa domanda ma credo che un  paese civile non può permettersi il lusso di non considerare l’aspetto culturale nella vita dei suoi cittadini non può non considerare l’animo della sua gente che apparentemente possono sembrare aspetti di basso profilo ma che in realtà sono la sua essenza.

                                                     Un saluto da Alessandro Semprini(Orgoglio Operaio)