ORGOGLIO OPERAIO: Le aziende dove si lavora meglio a San Marino,con un occhio alla scuola…..

È la Microsoft l’azienda dove si lavora meglio in Italia. Il dato emerge da una classifica stilata annualmente dalla società di consulenza e ricerca manageriale Great Place To Work Institute Italia. Al secondo posto, nella lista dei migliori ambienti di lavoro in Italia del 2010, Mars Italia (236 dipendenti), che opera nel settore dell’alimentare, seguita da Cisco System (479 dipendenti) ed Elica – di proprietà italiana – e leader mondiale nella produzione di cappe da cucina. Un totale di 35 imprese – la maggior parte delle quali appartengono a multinazionali – nelle quali, in base ai parametri utilizzati dal Great Place To Work Institute, l’ambiente di lavoro è eccellente. Un Great Place to Work è infatti un ambiente nel quale i dipendenti “si fidano delle persone per cui lavorano, sono orgogliosi di ciò che fanno, e si trovano bene con le persone con cui lavorano”. Stupisce la preponderante presenza di aziende filiali di multinazionali. Infatti, per trovare la prima impresa italiana bisogna scendere al quarto posto, occupato da Elica (quinta lo scorso anno). Nell’elenco dei 35 Best Workplaces 2010 solo un’altra società è a proprietà italiana: si tratta della Zeta Service (20° posto e 55 dipendenti), partner ufficiale del Gruppo Zucchetti, specializzata nell’amministrazione del personale di outsourcing.

Tutti contro l’ANIS,sindacato da una parte ,opposizione dall’altra e anche qualche consigliere del patto di san marino.

L’ANIS continua ad essere arroccata sulla sua ossessione di fare della flessibilità e del

costo del lavoro gli unici elementi di competitività del sistema San Marino, a scapito

dei lavoratori che l ’ A s s o c i a z i o n e Industriali vorrebbe poter gestire a suo piacimento.

L a C.S.U chiede: firmare i contratti dei 9 mila lavoratori dell’industria e della banche; una legge condivisa per potenziare gli ammortizzatori sociali; no al blitz nella finanziaria sulla flessibilità; un progetto per lo sviluppo di San Marino

Anche l’amico Andrea Zafferani ;le istanze dell’Anis che oggi rappresenta un’economia finita perche cerca di competere solo sul costo del lavoro”. Ma il giovane e caparbio ha chiesto di incentivare la lotta all’evasione fiscale.

Mi sembra un po poco da parte di tutti non è sufficiente bi sogna fare di più fermiamo le bocce e ripartiamo ,da nessuno ho sentito di rilanciare la scuola come sostegno del progetto a san marino.

 Parlando di economia globalizzata, è necessario che soprattutto i giovani

possano entrare in quest’ottica, acquisendo quelle competenze trasversali e specifiche che saranno determinanti per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Nel 2008 la spesa pubblica per l’Istruzione scolastica assorbe il 4,9% delle

risorse del bilancio dello Stato.

La spesa corrente per i vari ordini di scuola presenti in territorio si è aggirata

attorno ai 39 milioni di euro contro i 37 milioni del 2007.

In rapporto al PIL essa rappresenta circa il 3,0% e rispetto al 2007 non si

riscontrano differenze sul PIL a fronte di una spesa pubblica totale invariata.

Ciò sta a significare che la spesa per l’istruzione, all’interno della spesa del

settore pubblico, nel 2008 ha guadagnato quote superiori di risorse ma solo perché è aumentato il numero degli studenti.

A livello europeo, sulla base dei dati riferiti all’anno 2007,  l’incidenza

della spesa totale per l’istruzione sul PIL è stata del 4,7% in Italia, del 5,5% nel Regno

Unito, del 5,6% in Francia, del 4,4% in Germania, del 5,4% in Austria, del 6,9% in

Svezia, del 6,1% in Finlandia e del 5,5% nei Paesi Bassi.

Se si ragiona sulle cifre in termini di qualità ed in termini infrastrutturali, il

settore della spesa per l’Istruzione non sembra sia uno dei settori privilegiati. E’ vero

che la crescita demografica incide sia sul bilancio dello Stato che sul bilancio delle

famiglie, ma è altrettanto vero che in percentuale, la scuola non ha ricevuto in

proporzione la disponibilità delle risorse.

Se viene riconosciuto il ruolo fondamentale dell’istruzione e della formazione per

la crescita e lo sviluppo economico, occorre avviare una riflessione generale sugli

obiettivi futuri del sistema d’istruzione. Quindi l’istruzione e la formazione dovranno

occupare un posto centrale nelle politiche programmatiche che riguardino l’aumento della qualità e dell’efficacia e riguardino adeguati investimenti nei settori ad alto rendimento economico, secondo quanto prevede l’Unione Europe.

Quindi dobbiamo investire di più in scuola e non fare la lotta contro bulli e quant’altro,la nostra partita la giochiamo con i nostri giocatori ,che per vincere gli scontri diretti devono essere allenati bene e tanto…….

Voglio proporre anche io ,un sondaggio riservato a tutti i lavoratori di san marino con un analisi che si basa sulle qualità delle relazioni che si stabiliscono tra i dipendenti, tra loro e il management, e tra i dipendenti stessi e la loro occupazione/azienda,sulla innovazioni ,sulla qualità del prodotto,sulla sicurezza all’interno dell’azienda.

Inviate alla redazione tribuna qual è secondo voi l’aziende che investe di più in innovazione tecnologia e persona,nella Repubblica di San Marino?

Avete tempo fino al mese di …..,tra tutti che ci invieranno il loro pensiero sarà sorteggiato un premio di …… ,un posto a tempo interminato……
                                                      un saluto da Michele Guidi (Orgoglio Operaio)

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