Stava riaccompagnando a casa la sua ragazza dopo una festa, intorno alle 2 del mattino tra martedì e mercoledì. Arrivati al portone del condominio i due scorgono una figura sospetta: un uomo con l’aria furtiva, vestito di nero e con un cappello in testa. Immediatamente i due capiscono che si trattava di un ladro e il ragazzo alla guida, figlio di un Carabiniere, fa retromarcia per bloccare l’unica via di uscita e punta gli abbaglianti verso l’uomo, cominciando a suonare il clacson all’impazzata per attirare l’attenzione dei residenti del quartiere.
Nel frattempo vengono chiamati i Carabinieri, che nonostante il tempestivo intervento non riescono a bloccare il ladro che è riuscito comunque a darsi alla fuga scavalcando la recinsione di una villetto e dileguandosi nei campi circostanti. Dalla descrizione della giovane coppia si tratterebbe di un uomo maturo, sui 30-40 anni, non si sa se italiano o straniero, anche se gli uomini dell’arma hanno una loro idea, e parlano di bande di albanesi o rumeni attive da tempo in zona, le cui azioni si erano ultimamente ridotte grazie all’opera di pattugliamento e prevenzione operata dagli uomini del Capitano Conforti.
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