Ossa in Nunziatura, resti non degradati. Dai primi accertamenti ci conferme all’ipotesi dei due corpi

Per avere qualche certezza bisognerà aspettare ancora, forse anche meno di una settimana. Ma dai primi esami della Polizia Scientifica sui resti umani trovati in una depandance della Nunziatura apostolica a Roma, qualche elemento di novità è emerso: le ossa non sarebbero in pessime condizioni e, dunque, dovrebbe essere possibile estrarre la matrice del Dna e compararlo con quello dei familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La conferma arriva dal professor Giovanni Arcudi, direttore di Medicina Legale dell’Università di Roma Tor Vergata e perito nominato dal Vaticano, che assieme al dirigente medico della Polizia Enza Livieri ha cominciato ad esaminare i resti. Gli esami condotti finora non consentono di confermare che si tratti di una donna.
Quello che invece sembrerebbe più chiaro è che i frammenti trovati sotto il pavimento della Nunziatura apparterebbero ad almeno 2 persone: il mucchietto di ossa recuperate in un altro punto rispetto allo scheletro sembrerebbero più vecchie.

Credit: Ansa