Pace in Ucraina, Zelensky “tentenna” sul vertice con Putin: “Prima garanzie di sicurezza, niente Cina”

Un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin potrà avvenire solo dopo che saranno definiti accordi chiari sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo ha ribadito oggi il presidente ucraino, sottolineando che ogni passo diplomatico dipende dal raggiungimento di condizioni concrete per la protezione del suo Paese.

“Vogliamo definire l’architettura delle garanzie di sicurezza entro 7-10 giorni. Solo dopo, puntiamo a tenere un incontro trilaterale anche con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump”, ha dichiarato Zelensky ai media.

Il presidente ucraino ha escluso qualsiasi ruolo della Cina come garante del possibile accordo di pace. “La Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra dall’inizio e ha aperto il suo mercato dei droni alla Russia. Non abbiamo bisogno di garanti che non hanno sostenuto l’Ucraina quando ne avevamo davvero bisogno”, ha spiegato.

Per quanto riguarda la sede del possibile vertice, Zelensky ha indicato alcuni Paesi neutrali o alleati: Svizzera, Austria e Turchia, sottolineando quest’ultima come “Paese della Nato e membro dell’Europa”. La posizione del presidente ucraino conferma prudenza e determinazione: l’incontro con Putin non avverrà a ogni costo, ma solo all’interno di un quadro di sicurezza concreto e verificabile.

Dunque, dopo gli entusiasmi dei giorni scorsi arriva una prima mezza doccia gelata dal frotne ucrainao, con Zelensky che inizia a “frenare”…