Dopo 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, Papa Francesco ha fatto ritorno in Vaticano. Le sue condizioni di salute richiedono ancora attenzioni particolari, con un periodo di convalescenza che si protrarrà per almeno due mesi. Durante questo tempo, il Pontefice dovrà limitare al minimo gli incontri e seguire terapie mirate per garantire un pieno recupero.
Recupero e cure mediche
Al rientro nella residenza di Santa Marta, sono state predisposte misure specifiche per assisterlo nelle cure quotidiane. Il Papa, infatti, necessita ancora di ossigenoterapia attraverso cannule nasali, un supporto ormai indispensabile a causa dei problemi respiratori recenti. Il suo team medico di fiducia, composto da infermieri e specialisti del Vaticano, monitorerà costantemente la sua salute per evitare complicazioni.
Fisioterapia, un piano farmacologico personalizzato e una dieta equilibrata sono tra gli elementi chiave della sua convalescenza. I medici hanno raccomandato di ridurre al minimo gli impegni ufficiali per evitare ricadute, ma la gestione di un’agenda sempre densa di appuntamenti si prospetta una sfida complessa.
Limitazioni agli impegni pubblici
L’agenda del Papa subirà inevitabili modifiche. Gli eventi più imminenti, come l’Angelus e l’udienza generale, potrebbero svolgersi senza la sua presenza fisica, con messaggi scritti o trasmessi in video. Anche il Giubileo dei missionari della misericordia, previsto tra il 28 e il 30 marzo, non vedrà la partecipazione diretta di Francesco, così come il Giubileo degli ammalati il 5 e 6 aprile.
L’incognita della Pasqua e degli incontri ufficiali
Gli appuntamenti pasquali rappresentano una delle principali incognite. La Domenica delle Palme, il Triduo Pasquale e la celebrazione della lavanda dei piedi potrebbero subire variazioni o essere delegati ad altri prelati. Inoltre, è ancora da confermare l’incontro con Carlo e Camilla, previsto per l’8 aprile, che potrebbe avvenire in forma privata e riservata.
Quando tornerà in pubblico?
Il primo grande evento a cui Papa Francesco potrebbe partecipare in presenza è la canonizzazione di Carlo Acutis, fissata per il 27 aprile, con oltre 100mila fedeli già iscritti. Tuttavia, la sua partecipazione dipenderà dai progressi della convalescenza. Anche il possibile viaggio in Turchia per l’anniversario del Concilio di Nicea, previsto per fine maggio, resta in dubbio e sarà valutato in base alle sue condizioni fisiche.
Conclusione
Il recupero di Papa Francesco sarà un percorso graduale, scandito da riposo e cure mediche. Il Vaticano sta adottando ogni precauzione per garantire la sua salute, mentre la comunità cattolica attende di rivederlo attivo nei suoi impegni più significativi.