
Confronto tra i candidati alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Paola De Micheli.
Un gruppo di democratici in apertura del confronto tra i tre candidati alla segreteria, ha proposto di ricercare tra i principi fondamentali dell’Ulivo ’96 e del Lingotto 2007, gli assi fondamentali su cui ricostruire il futuro Pd. A spiegarlo è stato Walter Verini, al Nazareno, accanto a Marianna Madia, Stefano Ceccanti, Roberto Morassut e altri. Verini ha sottolineato anche che i dem hanno “perso 7,5 milioni e mezzo di elettori dal 2008”. “Democratica risulta la parola più comprensiva per descrivere la nostra identità, nessun’altra sostitutiva o aggiuntiva potrebbe descriverla meglio”, ha avverto Ceccanti. Madia ha esortato a “ricostruire una proposta politica convincente da qui a un anno e mezzo”, per “tornare stabilmente sopra al 25%”.
Il Qatargate è “una vicenda che sta sconvolgendo la nostra Europa, una vicenda vergognosa. Il Pd non è nato assumendo il principio della superiorità morale verso gli altri ma della moralità e della legalità come strumento essenziale di credibilità collettiva e personale. Coloro che hanno provato a disonorare la nostra comunità devono essere espulsi e questa costituente deve servire da monito per coloro che vorranno infangarla in futuro”, ha detto la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno al Nazareno in apertura del confronto tra i tre candidati alla segreteria.
“Se la soluzione alla nostra crisi deve essere quella di una riedizione della sinistra dei Ds, con tutto il rispetto per quella storia, credo che sia un’errore storico e un grande errore di analisi”, ha detto Marianna Madia in apertura del confronto tra i candidati alla segreteria del Pd. Madia fa parte del gruppo che ha presentato un documento che chiede di rispettare l’identità del partito democratico. Pina Picerno ha rimarcato “il risultato deludente del 25 settembre” sostenendo che “alcuni hanno confuso la delusione” delle urne con la spinta a “riportarci indietro” a “ridiscutere le ragioni fondative” del partito. Picierno ha messo in guardia contro la “cancellazione di 15 anni straordinari, non può essere il congresso dell’abiura”. Secondo Graziano Delrio non serve “un nuovo partito”, perché “il Pd c’è già ed è il partito democratico”. Debora Serracchiani ha avvertito: “Dalla fase costituente siamo passati alla fase della liquidazione” ed “è un errore”, “non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca. Pensare che il Pd possa sparire sarebbe un errore che pagheremmo”.
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