Per il SEGRETO BANCARIO le banche ai sammarinesi…..di IL MIRMIDONE

Caro direttore sono ormai un lettore del suo giornale e spesso inizio la mia giornata lavorativa in sua compagnia.

 

Sono un piccolo imprenditore lombardo e da poco più di un anno ho scoperto la Repubblica di San Marino finanziariamente  tanto che ho aperto un rapporto con un istituto bancario Sanmarinese del tutto regolare e dichiarato.

 

Un fatto che mi piacque e che mi fece sentire realizzato in questo mio fare fu la semplicità di apertura del rapporto ed anche la trasparenza delle condizioni applicate.

 

Soprattutto la trasparenza del meccanismo per stabilire gli  interessi passivi applicati al salvo buon fine ed all’autoliquidante, infatti mi era stato proposto di legare questa percentuale all’EURORIBOR con un spread di X punti.

Questo rendeva l’adeguamento dei tassi automatico nei due sensi, e non ci sarebbe stato più bisogno di quel pietoso pellegrinaggio che invece gli imprenditori italiani devono compiere in banca quando il costo del denaro scende per farsi adeguare i tassi passivi (mai nella percentuale intera). E che fa orgasmare la categoria dei bancari anche oltre il loro canonico Sabato sera con disperazione delle consorti che in quel periodo se la devono mettere via.

 

Tutto comunque gira intorno a questo sacro Dio che è l’EURORIBOR  che è sempre stato spacciato dagli istituti di credito come il  costo de denaro per finanziarsi sul mercato interbancario.

In pratica il guadagno è solo e esclusivamente lo spread applicato indipendentemente dal valore dell’EURORIBOR che viene riversato sul cliente.

 

Posso aver capito male ma è questo che da anni ci viene spacciato come verità assoluta.

 

Mi scuso per questa mia lunga premessa ma è essenziale per comprendere il resto.

 

La scorsa settimana sono andato in banca a San Marino e qui sono ripiombato nel più assoluto e incredibile medioevo finanziario e dopo un comprensibile momento di sbandamento mi sono ripreso e ho riflettuto. Naturalmente conosco tutta la storia di questo ultimo anno dei rapporti San Marino/Italia.

 

Il funzionario di banca, proveniente da un istituto bancario italiano e prepensionato o simile, candidamente di diceva che poichè l’ EURORIBOR era sensibilmente sceso la Banca era costretta a rivedere lo spread perché stava perdendo denaro. Questa sua affermazione era una palla megagalattica e infatti messo un po’ alle strette ha detto così o ancora così

 

In pratica mi stava dicendo che l’EURORIBOR era sceso cosi tanto che non era giusto che a beneficiarne fosse solo il cliente ma che questo beneficio doveva essere condiviso con la banca. Quando dovesse avvenire il caso inverso NO.

 

Praticamente mi sono ritrovato in Italia con la beffa.

 

Come ho scritto prima ho riflettuto e ho analizzato la situazione.

 

Io ingenuo pensavo di essere in un altro stato finanziariamente sovrano ma così non era. Infatti ho notato che tanti collaboratori delle banche Sanmarinesi sono italiani e questo a mio avviso pone dei forti problemi di funzionamento, di identità  e di sicurezza del medesimo.

 

Identità: il cliente non ha la sensazione di essere in un altro sistema ma in un clone di quello italiano e non vedo a questo punto perché andare a San Marino

 

Funzionamento: l’impiego di ex funzionari, anche se di ex direttori, rigenera quell’immobilismo ed incapacità che ormai contraddistingue tutti i funzionari di filiale di banche italiane che sono stati esautorati ormai da tempo da ogni decisione di competenza della loro carica. Ormai un direttore di filiale in Italia non può comprare neanche la carta igienica senza aver sentito prima in responsabile di zona il quale probabilmente dovrà chiedere a sua volta e comunque vedere se quella coglionata di Basilea2 lo prevede nei suoi deliranti parametri. A fronte di questo mi chiedo cosa serve impiegare in un sistema bancario che deve essere veloce e brillante e duttile queste mummie da iurassik park finanziario e che comunque sono state enucleate addirittura dal sistema italiano.

A San Marino non ci sono valenti giovani?

 

Sicurezza: in San Marino esiste il segreto bancario e comunque è uno stato sovrano e ha il diritto di far conoscere a paesi estranei solo quello che vuole. La mia domanda è questa: come pensa lo stato di mantenere il segreto e la riservatezza bancaria quando impiega stranieri che vengono a conoscenza dell’identità di clienti italiani o esteri CEE?

Non mi vengano a dire che la divulgazione di questi dati è reato. Palle. Voglio vedere chi di questi signori convocato dalla Guardia Di Finanza italiana  non è disposto a raccontare tutto e di più, anche perchè il coraggio non caratterizza di certo il bancario italiano. A questo punto perchè non mettere a capo della BCSM un generale della Guardia Di Finanza italiana, anche se in pensione tanto ci sono già i bancari pensionati italiani. Uno più o meno poco cambia.

 

Il sistema bancario Sanmarinese se vuole espandersi ed internazionalizzarsi deve staccarsi completamente da quello italiano che poco a poco lo sta divorando come un cancro maligno.

E soprattutto deve liberarsi da tutti i collaboratori italiani che sono anche inconsapevolmente compromessi e riservare questo ruolo solo a cittadini Sanmarinesi.

Il circuito finanziario italiano non è il solo, ma è il solo che di certo non vuole un’espansione finanziaria della Repubblica e mi meraviglio che questo dubbio non sia venuto ai cittadini della Repubblica che per altro nella loro millenaria storia si sono sempre comportati con saggezza e lungimiranza.

IL MIRMIDONE