Dopo i ‘bamboccioni’ dell’ex ministro del tesoro, Tommaso Padoa Schioppa, e i ‘choosy’ di Elsa Fornero, si conferma difficile il rapporto fra i giovani e il mondo della politica. Poletti prova a fare una parziale marcia indietro, spiegando in tarda serata di “non aver sminuito il valore del curriculum, ma di aver sottolineato l’importanza di un rapporto di fiducia.
Nuove polemiche sul ministro del lavoro, Giuliano Poletti, per le sue dichiarazioni sui giovani e l’occupazione. Dopo essere finito nella bufera per le parole sui ragazzi che emigrano cercando lavoro all’estero (“Alcuni e’ meglio non averli tra i piedi”), oggi e’ la volta di una frase rivolta agli studenti di un istituto tecnico professionale di Bologna a scatenare le critiche del mondo politico. Per trovare lavoro “il rapporto di fiducia e’ un tema sempre piu’ essenziale” e in questo ambito si creano piu’ opportunita’ “a giocare a calcetto che a mandare in giro i curricula”, ha dichiarato il titolare del lavoro. M5S: “Parole da cartellino rosso” Immediate le reazioni alle parole del ministro, con i cinque stelle fra i primi ad attaccare. Per Alessandro Di Battista “Poletti dice che per trovare lavoro conviene piu’ il calcetto del Cv. Anche Buzzi – si chiede provocatoriamente – giocava?”. Il movimento giudica le parole “da cartellino rosso”, “un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati”, rincarano gli M5S, che approfittano del paragone calcistico per proporre “di cambiare finalmente la squadra di governo. Scotto: “Come ministro Poletti non è Maradona” Dura la posizione anche di Mdp, con Arturo Scotto che resta sulla linea delle metafore calcistiche: “Caro Poletti, il lavoro non si conquista con il calcetto, anche perche’ tu da ministro – scrive su twitter il deputato – non hai dimostrato di essere Maradona”