Il silenzio del Segretario di Stato agli Esteri di San Marino, Luca Beccari, riguardo la divulgazione del testo originale o almeno dei 25 allegati parafati dell’accordo di associazione con l’Unione Europea pone dubbi importanti.
La mancata divulgazione del testo e dei 25 allegati dell’accordo, a fronte di un esempio di apertura come quello di Andorra, non solo genera perplessità, ma induce anche a chiedersi: c’è qualcosa da nascondere? magari di così negativo per la Repubblica di San Marino?
Il parallelo con la situazione italiana dell’epoca dell’euro evoca un senso di déjà vu: promesse fatte e non mantenute, aspettative alzate e poi disilluse. Questo fa pensare che, dietro la facciata di progresso e opportunità che si dovrebbe avere con l’associazione, possano celarsi inconvenienti non dichiarati o addirittura rischi per il benessere del Titano. Speriamo di no.
Il dibattito pubblico, che ci deve essere dopo aver letto e studiato i testi originali ed integrali, un pilastro fondamentale in ogni società democratica, è stato sorprendentemente assente. Sono comparse invece delle slides, rigorosamente riservate e non pubblicabili, fatte dalla Segreteria di Stato agli Esteri, che lasciano il tempo che trovano.
Il testo dell’accordo non viene fatte vedere non solo ai cittadini ma pare anche ai membri del Consiglio Grande e Generale e agli altri Segretari di Stato: addirittura qualche consigliere ha detto che non vi è nessun testo!
Difficile da credere dato che vi è stata la parafatura.
Ecco il significato del termine parafatura secondo la Treccani:
Questo probabilmente non è un semplice caso di cattiva comunicazione, ma forse una scelta deliberata che sottrae ai sammarinesi il diritto di essere informati e coinvolti in scelte così strategiche. I 25 allegati esistono! E lo ha anche detto il consigliere Valentini durante il Consiglio Grande e Generale. Ora li vogliamo vedere e studiare!
Considerando che le decisioni prese influenzeranno ogni aspetto della vita a San Marino, dalla politica economica alla sovranità, la mancanza di trasparenza diventa ancora più grave. In democrazia, il governo deve immediatamente rendere conto ai suoi cittadini, soprattutto quando sono in gioco questioni di tale importanza.
La trasparenza non è solo una parola d’ordine, ma una pratica essenziale che garantisce la fiducia del pubblico e la legittimità delle azioni governative.
L’opacità attuale non solo mina questa fiducia, ma alimenta anche il sospetto che le decisioni prese potrebbero non essere nel miglior interesse dei cittadini.
È ora che il Segretario di Stato Luca Beccari e il governo di San Marino riconoscano l’urgenza della situazione e rispondano con la dovuta trasparenza. Ogni giorno che passa senza una divulgazione completa dei testi originali dell’accordo aumenta il divario tra i governanti e i governati, minacciando le basi stesse della nostra Repubblica.
La trasparenza non è un optional, ma una necessità assoluta per una gestione responsabile e democratica del potere.
San Marino merita di sapere.
Visto come sono messe le cose, a questo punto un referendum ed il ricorso alla volontà popolare è indispensabile.
Un lettore molto attento