San Marino. Perchè non pubblicare gli stipendi del Sindacato?….di Marco Severini

Per quale motivo non si possono pubblicare gli stipendi dei sindacalisti?

Perchè non effettuare un’operazione di trasparenza anche con chi sono i rappresentanti dei lavoratori? dopo averlo fatto con la Banca Centrale, la Magistratura ed altri settori della PA.

So per certo che i dipendenti di Banca Centrale se la sono presa a male; mi spiace di ciò ma certo, se lo Stato paga fior di quattrini per i loro stipendi, è giusto che i contribuenti se ne rendano conto e lo sappiano; nasconderlo mi sembra anacronistico e soprattutto poco corretto!

Come si devono rendere conto di quanto costa questa Banca Centrale e della sua effettiva utilità; anche per questo argomento intervisteremo politici e tecnici per farci dare un’ampia visione di quello che è Banca Centrale, di come funziona e soprattutto se se ne può fare a meno, dati gli alti costi per la collettività, magari sostituendola con un’altra entità più snella e soprattutto meno costosa; si potrebbero dare delle funzioni o deleghe ai vari uffici statali.

Questo non vorrebbe dire licenziare i dipendenti sammarinesi o residenti, ma ricollocarli diversamente nella Pa.

Ed allora perchè non spiegare come funziona, da un punto di vista economico, il mondo sindacale? Perchè questo vero e proprio Tabù?

Perchè e che cosa dice la legge sullo 0.4? e le altre trattenute che i lavoratori pagano ai vari sindacati?

Quanto incassano i vari sindacati e soprattutto come spendono questi soldi? Parte dei soldi glieli da lo Stato? Domande queste che, sentendo in giro la popolazione di San Marino, tutti si fanno…ma nessuno ha avuto mai delle risposte.

Chiederemo formalmente, nei prossimi giorni, ai vari responsabili delle categorie sindacali, ai politici ed ai tecnici (Ufficio del Lavoro) di spiegarci come stanno effettivamente le cose, in modo da dare ai nostri lettori una visione chiara e comprensibile, senza nessun velo, dei soldi che girano attorno al sindacato.

Non si può?

Vedremo e ve ne renderemo conto. A risentirci.

Marco Severini – Direttore del Giornale.sm