Pinarella di Cervia, indagini sull’appalto dietro la tragedia in spiaggia: la procura indaga sui permessi di lavoro

Le indagini sulla morte di Elisa Spadavecchia, la donna di 66 anni vittima di un incidente fatale sabato scorso sulla spiaggia di Pinarella, si concentrano ora sulle autorizzazioni legate agli appalti dei lavori balneari. La Procura, guidata dalla pm Lucrezia Ciriello, sta approfondendo la posizione di Lerry Gnoli, il 54enne che era al volante della ruspa che ha travolto la donna. L’attenzione principale è rivolta a verificare se Gnoli avesse effettivamente i permessi necessari per operare sulla spiaggia durante il weekend, come lui stesso ha dichiarato.

Il sistema di appalto prevede che la cooperativa dei bagnini affidi i lavori di livellamento della sabbia a Consar, che a sua volta si avvale di imprese collegate, tra cui quella individuale di Gnoli, attivo nel settore da oltre trent’anni. L’uomo sostiene che, a seguito di una mareggiata avvenuta il 16 aprile, gli fosse stata concessa l’autorizzazione a lavorare fino alla fine di maggio, dalle 7 del mattino fino alle 19, includendo anche i fine settimana. Tuttavia, la cooperativa e altri attori coinvolti nella filiera balneare negano di aver concesso permessi per lavorare quel sabato.

Se verrà confermato che Gnoli operava con tutte le autorizzazioni, la Procura potrebbe ampliare le accuse coinvolgendo altre persone nel procedimento per omicidio colposo, ponendo sotto esame l’intera catena di responsabilità.

La situazione è resa più complessa da un precedente giudiziario di Gnoli: l’uomo infatti aveva la patente revocata in seguito a una condanna per omicidio stradale aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti, relativa alla morte di un altro uomo nel 2022. Gli inquirenti stanno valutando se chi lo aveva incaricato di svolgere i lavori avesse il dovere di verificare non solo i permessi, ma anche i requisiti legali come la validità della patente.

Nel frattempo, il difensore di Gnoli ha reso noto che l’indagato intende scrivere una lettera di scuse e condoglianze da inviare al marito della vittima, segno di un gesto di pentimento per quanto accaduto.

L’inchiesta prosegue con l’obiettivo di fare piena luce sulle responsabilità e sulle condizioni che hanno portato a questa tragedia sulla spiaggia di Pinarella.