PIÙ LONTANA LA POSSIBILE FUSIONE TRA BSM E CARISP? L’intervista a Riccardo Mularoni che risponde all’AD Domenico Lombardi: “Noi responsabili da 100 anni”.

All’indomani del botta e risposta tra l’ad di Banca di San Marino Domenico Lombardi e i soci firmatari dell’Ente Cassa Faetano che hanno chiesto di convocare un’assemblea straordinaria e di fermare ogni attività volta ad attuare un eventuale progetto di fusione con Cassa di Risparmio ecco il parere di Riccardo Mularoni.

Non si è fatta attendere la risposta dell’ad Domenico Lombardi alla vostra richiesta.
“E’ vero ed è una cosa che ci ha parecchio stupiti visto che noi in qualità di soci firmatari dell’Ente Cassa Faetano ci eravamo rivolti alla proprietà del gruppo e non all’ad di Banca di San Marino. Ci saremmo dunque aspettati una risposta da parte del cda dell’ente o del suo presidente. Al massimo avrebbe potuto rispondere il presidente di banca di San Marino. In ogni caso le polemiche in questo momento non ci interessano pur considerando che nella sua risposta Lombardi ha detto delle cose che sono suonate un po’ polemiche”.

A cosa allude?

“Si è parlato di irresponsabilità nei nostri riguardi quando a ben vedere l’incertezza che si è generata risale ai primi di agosto, al periodo cioè in cui le prime voci hanno cominciato a rincorrersi e lo stesso Lombardi ha confermato i dubbi annunciando l’esistenza di uno studio per valutare una possibile fusione con Carisp. Ciò senza un preventivo confronto con i soci dell’ente o anche solo con i dipendenti. Noi abbiamo piena coscienza di quanto la banca sia solida, ciononostante è dovere della stessa mettere a disposizione della proprietà le informazioni che la riguardano. Per questo siamo lieti nel frattempo di essere stati convocati mercoledì sera e la speranza è che vengano messe a disposizione tutte le informazioni che riguardano la banca compreso lo stato dell’arte dello studio che concerne la fusione”.

Dunque una polemica sterile?

“Assolutamente sì. Non è affatto necessario che il direttore di Banca di San Marino ricordi ai soci i loro doveri in fatto di responsabilità. A me allora piacerebbe ricordargli che sono 100 anni che i soci si assumono le proprie responsabilità nel tutelare i valori dell’ente e che al contrario di Lombardi che è pagato per questo, lo hanno sempre fatto in maniera del tutto gratuita”.

Rifareste la conferenza stampa?
“Se ci siamo sentiti in dovere di difendere o tutelare i valori dell’Ente Cassa Faetano è perché avevamo dei motivi”.

Olga Mattioli, La Repubblicasm