I ‘Golden Boys’, Mirco Ferrini e Claudio Leoni, sono riusciti ad andare in heads up e a trionfare sui 1.776 entries dell’”Italian Poker Open” della Repubblica di San Marino, dividendosi i primi due premi da 150.000 e 95.000 euro per la gioia dei compagni presenti in sala a seguirli. Come scrive il sito poker. gioconews.it Il trofeo lo ha alzato Mirco Ferrini, però, non senza soffrire un po’ l’amico in un ‘heads up’ rilassato e ormai con appena 5.000 euro da giocare per il primo. Ma i due non se la sono giocata a caso perché c’era da scrivere il proprio nome negli annali del torneo che ha fa o la storia del poker live e ideato da Andrea Be elli e portato per la prima volta sul Titano da EuroRounders e Giochi del Titano e grazie ad Antony Angelini e Lele Sgherza col dire ore dell’authority locale, Salvatore Caronia. Il player che “sbollerà” il nal table televisivo prodo o da Spade Poker Tv, è stato Eugenio De Marco che si era distinto molto bene nel Day3. Ma dopo un’ora e mezza deve alzare bandiera bianca e lasciare il torneo. A lasciarci per primo al ‘tv table’ è Alessio Lo Vito che si era ormai accorciato già dalla fase nine handed senza riuscire a riprendersi. Per lui 15.000 euro.
Si accorcia anche Stefano Qui e si deve accontentare della se ima piazza per 21.700 euro: per lui rimane un torneo giocato molto bene alla ne del Day2 e per tu o il Day3.
Dopo la pausa per la cena Ma ia Torricelli vende carissima la pelle e raddoppia due volte. Poi raddoppia ancora 55 vs 33 su Mirco Ferrini che sembra accusare il colpo tanto che giocherà davvero pochissime mani dopo la pausa cena. All’heads up si gioca un po’ senza accordi, poi si decide per 120.000 euro a testa e 5.000 da giocare più
il trofeo. I due se la giocano, come de o, e un colpo 8-7 vs 8-6 con Ferrini che hi a doppia e riduce lo stack di Leoni. L’ultima mano vede Ferrini chiamare facile con QQ un all in con J9 di Leoni e il player faentino alza il trofeo!
Felicità per i ‘Golden Boys’ con Maurizio Migliorini, Monica Poggi ed Elisa Fabbri, tra gli altri, oltre a quelli fissi a tifare in casa.
La Serenissima