PRECISAZIONI DELL’ARTICOLO “A PROPOSITO DI ROBERTO CIAVATTA, “VA A FE’ DE BEIN MA LA GINTA”

In merito al mio articolo pubblicato ieri sera “A PROPOSITO DI ROBERTO CIAVATTA, “VA A FE’ DE BEIN MA LA GINTA”, sono stato contattato dal direttore dell’UASC dott.ssa Gemma Cavalleri, risentita per alcune frasi da me scritte.
Premesso che mi dispiace molto perché non era mia intenzione ed entrambi siamo vittime dell’arroganza dell’associazione don Chisciotte, occorre fare delle precisazioni.
“non so naturalmente se l’UASC ha negato le proprie sale volutamente e non entro nel merito, anzi forse da Ottobre per una manifestazione che si tiene il prossimo week end credo che l’UASC si sarebbe potuta organizzare per offrirla.”
Questa è la frase “incriminata”. Per la prima parte della frase intendevo dire che non avevo elementi per poter giudicare, era un’affermazione in ogni modo dalla risposta chiusa perché non avrei motivo di pensare che l’UASC abbia antipatia di alcuno.
Aggiungo inoltre che ho sempre trovato la massima disponibilità da parte dell’UASC.
La Sala Polivalente che da quello che so è poco utilizzata e l’ultima volta ho visto addirittura 2 custodi (alcuni anni fa), mi sembrava stano che non si potesse riuscire a trovare una soluzione in tre mesi.
Dal colloquio telefonico ho appreso anche le motivazioni.
Infatti a Ottobre non fu richiesta la Sala Polivalente, ma un’altra sede che era già occupata.
Il signor Ciavatta ha richiesto la Sala Polivalente pochi giorni fa ed è impossibile poter riorganizzare il personale in una settimana. Dopo la risposta negativa di Ottobre l’associazione non ha richiesto soluzioni alternative all’UASC fino pochi giorni fa.
Questo spiega il perché l’UASC, non ha avuto la possibilità di organizzarsi, come da me scritto nell‘articolo di ieri.
Mi è stato fatto notare che volevano le Sale senza il personale addetto, cosa impossibile ovunque e mi sembra anche una pretesa un pochino arrogante.
In conclusione mi scuso con l’UASC e ringrazio il direttore Dott.ssa Cavalleri per avermi contattato e avere avuto modo di chiarirci e di poter chiarire ulteriormente come sono andate le cose.

Massimo Rosti

 

IN ALLEGATO L’ARTICOLO DI IERI

 

A PROPOSITO DI ROBERTO CIAVATTA, “VA A FE’ DE BEIN MA LA GINTA”

Utilizzo impropriamente questo modo di dire perché occorre chiarire un particolare della vicenda “ostruzionismo” sbandierata dall’’associazione don Chisciotte
Leggo con stupore sul quotidiano “L’informazione” che pubblica un comunicato di Roberto Ciavatta  che lamenta l’ostruzionismo dell’UASC che non gli ha concesso la Sala Polivalente e continua dicendo che la Sala Monte Lupo è stata decurtata di un numero consistente di sedie e che una mostra è ancora presente, mentre era stato promesso che sarebbe stata tolta.
Il tutto con l’intento di “mandare via la gente” perché il posto è troppo piccolo.

Partiamo dall’inizio: non so naturalmente se l’UASC ha negato le proprie sale volutamente e non entro nel merito, anzi forse da Ottobre per una manifestazione che si tiene il prossimo week end credo che l’UASC si sarebbe potuta organizzare per offrirla.
Viste le risposte negative dell’UASC, ci si è rivolti alla Giunta di Castello di Domagnano che ritenendo interessante la conferenza e vista la grande sensibilità per le associazioni di volontariato in generale, ha deciso di dare straordinariamente in uso gratuito la sala Montelupo per 3 giorni (300 euro risparmiati per l’organizzatore). Il primo ringraziamento è il non avere menzionato minimamente la Giunta, non avere nemmeno messo il logo nei volantini pubblicitari.
Poi invece di telefonare al Capitano di Castello che Ciavatta conosce bene visto che abita a 100 Mt da casa sua prende carta e penna e scrive una serie di cose errate sui giornali.
Lamenta che “sono state tolte un numero consistente di sedie”!! SONO STATE TOLTE PER ALLESTIRE LA MOSTRA 6 SEDIE, passando dalle 135 a 129 (credo che gliele hanno fatte contare!!!)
“La mostra non è stata tolta!” VERO, perché la Giunta ha ritenuto di prolungare questa importante mostra che occupa una parete della Sala Montelupo per 40cm di profondità!!
La mostra presente è un importante lavoro realizzato in collaborazione con il Museo di Stato dall’università di Cesena che presenta 10 modi di musealizzazione dell’Area Archeologica   di Domagnano. Un’area che presenta le fondamenta di una casa dell’epoca Gotica Romanica che attualmente ne esistono solamente 4 in Italia ed è vicinissima al ritrovamento del tesoro dei Goti.
Nella conferenza vi sono illustri ospiti che trattano come uscire dalla crisi, quale modello, credo che oltre che la mostra non possa che essere una prova tangibile di una possibilità che si presenta alla nostra Repubblica di creare un turismo culturale e ripeto vi sono ospiti di altissimo livello che non possono che apprezzarla.

Se ritenete che verranno 200300 persone avete sbagliato sito, e non sono 6 sedie e una parete di 40 cm a rovinarla.

Da membro di Giunta chiederò che non vi venga più concessa gratuitamente la Sala, non per ostruzionismo, ma perché non ci dovrete ringraziare se “a fem de bein ma la ginta”

Massimo Rosti

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