Presentazione del libro che ripercorre la storia dello sport sammarinese

Domani sarà presentato il libro dedicato al Cinquantenario del Comitato Olimpico di San Marino, un evento che rientra nella serie di appuntamenti programmati per le celebrazioni del mezzo secolo dalla fondazione. Alle 15 nella sala del Multieventi interverranno il Segretario di Stato allo Sport Fabio Berardi, il Presidente del Cons Angelo Vicini, il Segretario Generale del Cons Fabrizio Stacchini, i giornalisti sportivi Italo Cucci, Alessandro Giuliani e Gianluca Strocchi. A loro è stata affidata la stesura delle pagine di storia del volume edito dal Cons, sulla base del progetto coordinato da Remo Raimondi. Un’opera editoriale stampata in 1.000 copie, che riassume in 340 pagine tutte le fasi salienti dello sport sammarinese, e di tanto altro, dai primi del ‘900 ad oggi. È stato suddiviso in capitoli di 10 anni di sport a partire dal 1959, oltre a capitoli storici come ad esempio quello legato all’impiantistica sportiva sammarinese, o quello dedicato ai migliori risultati raggiunti alle Olimpiadi. Contiene anche delle testimonianze sportive che contrassegnano i vari decenni sportivi, con gallery dedicate ai personaggi più importanti del periodo. Tantissime, le storie, i personaggi, le vicende e naturalmente anche gli episodi curiosi emersi durante la raccolta del materiale necessario alla composizione del libro, sia attraverso documenti, specie per il periodo dei pionieri, che dai colloqui con chi quelle esperienze ha vissuto in prima persona. Dalle sfide di spadella a inizio ‘900 sullo Stradone, al pacco dono di un turista americano, Lloyd Holsaple, nel ‘27, decisivo per le sorti del tennis biancazzurro, fino al campo di Città, uno degli impianti a cui tanti sammarinesi sono molto affezionati, la prima medaglia sammarinese ai Giochi del Mediterraneo, ottenuta a Latakia nell’87 da Gian Nicola Berti (argento nel tiro a volo), o dell’entusiasmo contagioso di Domenico Bruschi, primo presidente del Cons eletto dai presidenti di federazione, al quale si deve la brillante intuizione dei Giochi dei Piccoli Stati, iniziati nel 1985. E poi ancora l’ingresso a pieno titolo nel Comitato dei Paesi organizzatori dei Giochi del Mediterraneo, avvenuto nel 1993, in Francia, senza dimenticare la splendida edizione delle “mini Olimpiadi” del 2001 in Repubblica, uno dei motivi d’orgoglio per il presidente Angelo Vicini.

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