Presidente Piero Grasso: “San Marino sta ???recuperando il proprio ruolo”. David Oddone, La Tribuna

oddone grassoTanta gente, tanti sammarinesi sabato al vertice Antimafia della Fondazione Caponnetto. Ospiti di spessore, dal presidente del Senato Piero Grasso, fino al Governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il senatore in Commissione Antimafia Mario Giarrusso, per citare quelli che conoscono meglio la Repubblica del Titano.

Si parte con un annuncio che provoca soprattutto fra i tanti giovanissimi presenti un boato: a due anni dalla scomparsa di Pier Luigi Vigna, è stato inaugurato in seno alla Fondazione Caponnetto l’ufficio studi a lui intitolato. Il progetto nasce con l’intento di dare risalto alle migliori pratiche di contrasto ad organizzazioni criminali tentacolari, sviluppate nel tempo dalla Direzione Investigativa Antimafia.

Il Procuratore Vigna, insieme al collega Gabriele Chelazzi (scomparso nel 2003), indagò a lungo sulle stragi di Firenze, Milano e Roma del 1993, riuscendo a dimostrare, proprio con la fondamentale collaborazione degli uomini della DIA, che cosa nostra aveva cambiato obiettivo, passando dagli attentati contro magistrati, appartenenti alle Forze dell’Ordine, giornalisti, politici ad azioni particolarmente virulente ed eversive che avevano come unico scopo quello di ricattare lo Stato. Temi dunque di stretta attualità alla luce delle tentacolari pieghe che sta prendendo la l’indagine sulla trattativa fra Stato e mafia.

Così Piero Grasso a precisa domanda di Tribuna: “La recessione economica per le mafie rappresenta un arricchimento e un consolidamento. La lotta alle mafie si fa con la confisca dei beni, con la prevenzione sul riciclaggio, con la cooperazione fra Stati. E’ necessario colpire e individuare quei paradisi bancari che proteggono l’identità dei riciclatori e che si trovano anche in Europa. I contanti vanno dall’Europa in America e la sfida del nuovo millennio è scoprire quali sono i soldi delle mafie. La mafia colloquia grazie ai professionisti con le Istituzioni e oggi lavora con tecnologie all’avanguardia, anche più di quelle a disposizione dello Stato.

Quale Presidente del Senato ritengo si debba accelerare sull’autoriciclaggio e tenere conto delle raccomandazioni del Gafi”.

Poi un affondo sulla situazione italiana, commento sovrapponibile a quanto avviene anche sul Titano: “L’Italia è vulnerabile e insicura, l’occupazione delle piazze e delle periferie segnala un malessere che presuppone un quadro politico stabile per attuare le riforme urgenti per fare ripartire il Paese”.

Tribuna, durante il colloquio concesso dalla seconda carica dello Stato italiano, ha anche chiesto a Grasso se quando parla di paradisi fiscali pensa ancora a San Marino: “La nostra sensazione è che la Repubblica di San Marino stia uscendo da quello che era un giudizio negativo su certe situazioni di riciclaggio, quando era percepita come paradiso fiscale dentro l’Italia. Oggi il Titano sta recuperando il proprio ruolo, cambiando questa valutazione anche attraverso gli interventi richiesti dagli organismi internazionali e recepiti”. Anche il governatore Rosario Crocetta si è fermato a conversare con Tribuna: “L’impatto della mafia in Sicilia nella società reale è un fenomeno non semplice da estirpare, perché si presenta come endemico e di massa. Non solo dunque le forze dell’ordine e i magistrati sono chiamati a fare la propria parte, ma anche tutte quante le persone”. E San Marino? Nella lotta alle mafie è un amico o un nemico? “Si sta facendo parecchio a San Marino – spiega Crocetta – anche grazie all’ottimo lavoro della magistratura e del governo. L’immagine del vostro Paese è cambiata”.

Tira le fila il padrone di casa, il Presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri: “La Fondazione quest’anno ha probabilmente organizzato il vertice che ha dato al momento maggiore soddisfazione ai partecipanti: si è respirato un clima propositivo e di reale lotta alla mafia, anche da un punto di vista geopolitico del fenomeno. Un risultato di altissimo livello del quale sono particolarmente fiero. Quest’anno fra l’altro fra i vari premi consegnati il responsabile sammarinese della Fondazione Gianni Ricciardi ha ricevuto il premio Sentinella. A breve le anticipo inoltre che  saremo a San Marino per presentare il report sulle infiltrazioni mafiose sul Titano e a Rimini”.

Un bel vertice, una bella cartolina anche per il Titano. Le cena serale – al cui tavolo c’erano i più alti esponenti Antimafia politici e delle forze dell’ordine – è stata infatti l’occasione per scambiarsi le proprie impressioni in maniera più diretta e meno ufficiale. Si è discusso delle inchieste vecchie e nuove e ne è emerso un quadro confortante: mai come oggi il Titano rappresenta un alleato dell’Italia e dell’Europa nella guerra alla criminalità organizzata.

David Oddone, La Tribuna