Superata l’emergenza la Cassa di Risparmio tornerà ad essere più vicina alla clientela sammarinese, riacquisendo la quota di mercato interno che aveva perso diversi anni fa. Lo ha preannunciato il Presidente Leone Sibani sottolineando che prima occorre affrontare e superare la priorità rappresentata dalla dismissione delle quote azionarie del gruppo Delta, imposta dalla Banca d’Italia. Per Sibani le decisioni del Moneyval di togliere San Marino dalla procedura rafforzata e dell’Ocse di includere la Repubblica nella white list, obbligheranno lo Stato ad un riassetto economico finanziario e ad una aggregazione delle istituzioni finanziarie. Una su tutte la creazione di un’unica associazione bancaria. Passaggio di consegne tra Giovanni Galassi e Tito Masi. Per 6 anni Presidente della Fondazione, Galassi lascia ricordando il lavoro fatto per sostenere le iniziative che facevano perno sulla cultura e sulla ricerca. Abbiamo dato una mano a tante istanze del Paese, ricorda, ad iniziare dal concorso Tebaldi, senza dubbio uno dei più belli al mondo. La fondazione ha anche dimostrato di saper affrontare la difficile situazione che si è creata ai danni della Cassa di Risparmio e, dice Galassi, è stata la Fondazione ad avere scelto e convinto il nuovo presidente della Cassa a salire sul Titano. Resta sospesa l’stanza avanzata dall’Assemblea, di poter nominare direttamente il Presidente della Fondazione. Oggi questo compito è affidato al Consiglio Grande e Generale. La modifica statutaria non è stata possibile perché richiede di emendare una legge dello Stato. Spetterà al neo presidente Tito Masi, portare avanti questa richiesta.