Procedimento contro il Commissario BURIANI (QUARTA PARTE). Rivelazione dei segreti d’ufficio, confida a Roberto Ciavatta che avrebbe arrestato Gabriele Gatti

PRIMA PARTE

SECONDA PARTE

In questa terza parte vediamo come l’inquirente Commissario Simon Luca Morsiani integri, a seguito di approfondimenti istruttori, le preliminari contestazioni di Gatti con altre ipotesi di reato. Ecco che cosa scrive:

”valutate le ulteriori risultanze istruttorie, con particolare riferimento ai rapporti giudiziari prot. 18/G41/02.07 in data 4 febbraio 2018, prot. 18/G41/02-11 in data 28 febbraio 2018, da ultimo prot.18/G41/02-15, in data 4 marzo 2019;

ritenuto

ad esito dell’approfondimento istruttorio, procedere ad una precisazione delle preliminari contestazioni formulate a carico del dott. Alberto Buriani, come in precedenza ritualmente comunicate, in considerazione delle circostanze rappresentate in denuncia e dei titoli di reato astrattamente figurati dalla parte denunciante, fermi restando i fatti e le materiali condotte in oggetto:

integra l’iscrizione a carico del dott. Alberto Buriani e per quanto necessità

precisa

fatti e titoli di reato al medesimo ascritti integrando le ipotesi in contestazione come segue

  1. TERZA PARTE
  2. Art. 377 c.p. (Rivelazione segreti d’ufficio), anche in relazione alle previsioni di cui alla legge 17.06.2008, n.93, art.8 in particolare perché, nel corso di un incontro privato con Roberto Ciavatta, esponente del Movimento politico R.E.T.E. e membro del Consiglio Grande e Generale, prima dell’applicazione della misura cautelare personale eseguita il 17.10.2015, riferiva al proprio interlocutore che ”… a breve anche Gabriele GATTI sarebbe stato tradotto in carcere..”; fatti in San Marino, in data imprecisata e prossima al 17 ottobre 2015.

 

FINE QUARTA PARTE