Il Partito dei socialisti e democratici prende le distanze da “un’iniziativa assurda” che “va contro all’ordine del giorno sostenuto da maggioranza e opposizione” e che aveva tentato di tracciare una strada per la risoluzione dei rapporti con l’Italia. Da via Ordelaffi si alzano parole dure nei confronti della conferenza stampa del governo sammarinese tenuta a Roma martedì scorso. Forte anche del silenzio perpetuo dell’esecutivo italiano, rimasto finora sordo alle parole dei segretari di Stato, il primo partito di opposizione, incontrando la stampa, non usa mezzi termini per bocciare la missione romana. Iro Belluzzi, vicecapogruppo del Psd va dritto alla questione: “Questa iniziativa non e’ un atto contenuto e richiesto dall’ordine del giorno votato da tutto il Consiglio che, al contrario, prevedeva, in caso di mancata risposta dall’Italia, l’invio di lettere di protesta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”. In piu’, per Belluzzi l’evento mediatico puo’ solo peggiorare la situazione: “Sembra che questo atto possa creare ancora piu’ problemi al nostro governo nell’interfacciarsi con il ministro Giulio Tremonti”.
Calca la mano Antonello Bacciocchi: “Si e’ andati a Roma sfiorando il ridicolo- sbotta l’ex segretario di Stato- hanno trovato il modo peggiore per farsi sentire, sia nella forma che nella sostanza”. Bacciocchi bolla il tutto come “un atto di disperazione” perche’ “non e’ mai esistito che un governo sovrano va in altro Paese a fare una conferenza stampa per farsi ascoltare”
Quindi Belluzzi rivolge una richiesta al segretario di Stato Antonella Mularoni: “Le chiediamo di darci delle spiegazioni sul perche’ l’incontro politico oggi sembra piu’ lontano, malgrado all’avvio di questo governo ci sia stata un’apertura di credito da parte italiana, confermata dalla visita del ministro Frattini”. Su quali siano quindi i motivi del cambiamento di rotta, Belluzzi ipotizza: azzeramento dei vertici di Banca centrale, mancate risposte da Clo e Aif.
Infine, a chi chiede come mai a parlare oggi alla stampa non siano le prime file del partito, i presenti rispondono: impegni a Roma con la stampa italiana e in Europa con l’Internazionale socialista.
Agenzia di Stampa DIRE