”Quante si bell cavallo a stu cammello” e l’incredibile papera dello stipendio di Wafik Grais

Stanno cercando a ”CHI L’HA VISTO?” Wafik Grais, il nuovo presidente di Banca Centrale.

Dicono che chi ben comincia è a metà dell’opera, ed il nostro egiziano, esperto di finanza islamica si è già adattato alle abitudini sammarinesi. La brutta figura iniziale non poteva mancare come pure, se confermata, il rilancio al buio dello stipendio.

In fondo ha ragione lui. In una struttura dove il centralinista o un modesto impiegato (dati 2009) guadagna dai 50.000 ai 70.000 euro. Il Vicedirettore Generale ne passa 250.000 (dati 2009) non sarà certo possibile che il Presidente guadagni di quel ”fantasma” inconcludente di Clarizia.

Chissà di cosa avranno parlato Valentini e Capicchioni, nei colloqui preparatori che hanno fatto scegliere ”l’Uomo delle Piramidi?”. Forse nel tempo o della tabaccheria di famiglia.

Mi viene alla mente la vecchia canzone di Carosone quando cantava: ”Quante si bell cavallo a stu cammello” e penso che forse qualcuno che parlasse almeno l’idioma nostrano potessero trovarlo.

Se è vera la storia delle rinunce degli altri candidati, allora Grais ha ancora una volta ragione a non volersi legare ad una Banca Centrale con 6 MILIONI DI STIPENDI ed una perdita operativa di oltre 3 MILIONI che va in giro ad ispezionare banche e finanziarie per verificare costi ed investimenti.

CI SCAPPA DA RIDERE!

Allah Allah chi te la fatto fa?

 

O Sarracino

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